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Morbillo, 864 casi da inizio anno

31 Maggio 2019 - 10:41 Redazione
Le segnalazioni provengono da 19 Regioni, ma le località con maggior numero di segnalazioni sono il Lazio, l'Emilia-Romagna e Lombardia

L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato il bollettino della sorveglianza sul morbillo e la rosolia. Secondo i dati riportati in “Morbillo Rosolia News” dal 1° gennaio al 30 aprile 2019 in Italia sono stati segnalati 864 casi di morbillo (incidenza 42,9 casi per milione di abitanti), di cui 176 a gennaio, 168 a febbraio, 221 a marzo e 299 ad aprile.

Istituto superiore di sanità | Casi di morbillo per mese di insorgenza dei sintomi

Le segnalazioni provengono da 19 Regioni, ma le località con maggior numero di casi sono il Lazio, l’Emilia-Romagna e Lombardia, che da sole coprono i due terzi dei casi registrati. L’età media è di 30 anni, ma sono stati segnalati anche 86 casi in bambini sotto i 5 anni di età, di cui 31 avevano meno di 1 anno. Da quanto riportato dallo studio, per l’87% dei casi chi ha contratto la malattia non era vaccinato al momento del contagio.

Istituto superiore di sanità | Età media

In un terzo dei casi di contagio si è riscontrata almeno una complicanza, tra cui due casi di encefalite. Nello stesso periodo coperto dal bollettino, sono stati registrati anche 7 casi di rosolia, su un’età media di 29 anni.

Andamento degli ultimi anni

I dati riportati dall’Istituto mostrano come il morbillo abbia un andamento ciclico con picchi epidemici (oltre 300 casi) verificatisi nei mesi di giugno 2013 e di gennaio 2014. Una diminuzione è stata riscontrata invece nel 2015, con una lieve ripresa nel 2016 e un nuovo picco di 973 casi a marzo 2017.

Dopo una progressiva diminuzione dei contagi, a gennaio 2018 c’è stata una nuova ripresa che ha raggiunto i massimi livelli ad aprile 2018 con 496 casi, per poi diminuire progressivamente fino a raggiungere le 56 segnalazioni nel mese di settembre 2018.

Il numero di casi è rimasto pressoché stabile nei mesi successivi fino a dicembre 2018 (78). Nel mese di gennaio 2019 il numero di casi segnalati è raddoppiato rispetto al mese precedente, e un ulteriore aumento è stato registrato lo scorso marzo.

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