Roma, la donna investita dal metrò «aveva problemi di vista». Inchiesta aperta
Secondo un amico di Adji Rokhaya Wagne, la donna senegalese «aveva un problema agli occhi, non vedeva bene». Alle 11:00 di giovedì 30 maggio, è scivolata sui binari della metropolitana linea A di Roma. Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, le forze dell’ordine hanno potuto escludere che si sia trattato di un suicidio.
È stato escluso anche che la donna possa essere stata spinta da qualcuno: le immagini mostrano chiaramente che la caduta è stata accidentale ed è avvenuta proprio mentre il treno stava entrando in stazione. La donna non è riuscita a salire ed è rimasta intrappolata sulle rotaie venendo schiacciata tra la banchina e il convoglio.
La procura sta indagando per omicidio colposo. La comunità senegalese, scossa dalla notizia, si è raccolta in un momento di cordoglio nei pressi della stazione Lepanto. «Era diretta dal suo avvocato, doveva scendere a Termini», ha raccontato un amico della vittima. La donna, che era a Roma da cinque anni, lascia una figlia maggiorenne e decine di amici della comunità senegalese.
Leggi anche:
- Un anno fa l’incidente ferroviario di Pioltello: il punto sull’inchiesta
- Mosca, quei passeggeri che durante l’incidente aereo hanno preferito salvare il loro trolley
- Il tribunale salva Atac: «No al fallimento». La sindaca Raggi festeggia: «L’azienda resta dei romani»
- Roma, ustionato (da acido caustico) alla fermata della metro Spagna