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Governo, la crisi approda nei giardini del Quirinale: il colloquio Conte-Mattarella

01 Giugno 2019 - 20:05 Chiara Piselli
Il capo dello Stato e il premier scambiano qualche parola dopo il discorso. Intanto c'è gelo tra i due vicepremier

La crisi del governo gialloverde approda nei giardini del Quirinale in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica. Durerà questo governo? E se la risposta è sì, come andrà avanti? Con un rimpasto?

Domande che rimbalzano al Colle dove Sergio Mattarella, il padrone di casa, sembra avere il suo da fare per cercare di diradare le nubi dense che si sono affollate su Palazzo Chigi.

Il Capo dello Stato, al termine del suo discorso, è stato avvicinato dal premier Giuseppe Conte e insieme hanno scambiato qualche parola.

Sergio Mattarella e Giuseppe Conte

Al ricevimento, in modalità separati in casa, anche i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, entrambi accompagnati dalle rispettive fidanzate, Francesca Verdini e Virginia Saba.

Ansa/ Matteo Salvini e la fidanzata Francesca Verdini

I due all’inizio si sono ignorati. Poi si sono scambiati un rapidissimo saluto: una stretta di mano e un cenno veloce del capo prima di sedersi a due tavoli di distanza.

La conversazione, a quanto si apprende, è stata delle più essenziali e formali: «Ci vediamo lunedì o martedì? Ci sentiamo?», ha chiesto il leader del M5S. «Ci vediamo, ciao», ha risposto freddamente il capo della Lega.

Ansa / Luigi Di Maio e la fidanzata Virginia Saba

Prove di disgelo invece tra Matteo Salvini e la sindaca di Roma Virginia Raggi dopo lo scontro a distanza tra Viminale e Campidoglio che ormai va avanti da mesi.

È stato il ministro dell’Interno a rompere il ghiaccio dirigendosi a passo spedito verso la sindaca, in fila per il saluto al capo dello Stato. L’ha salutata con un sorriso cordiale e una stretta di mano.

Tra una tartina e una flûte di prosecco, tengono banco le parole pronunciate dal capo dello Stato per la festa della Repubblica: «La libertà e la democrazia sono incompatibili con chi cerca sempre i nemici».

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