Sex education: clamidia, una malattia silenziosa in forte aumento tra i giovani
«La potremmo definire una patologia dei giovani». Parlando del tema con il professor Marco Cusini, responsabile del centro Mts – Malattie a trasmissione sessuale – del Policlinico di Milano, la prima infezione che gli viene in mente è questa. Con preoccupazione.
«Occorre fare attenzione perché spesso è asintomatica», dice, e il dato dell’Istituto superiore di sanità racconta che il 75% delle ragazze infette non si accorge di averla contratta. Ed è questo il motivo di maggiore preoccupazione per i medici perché, se non curata, la malattia porta le donne alla sterilità.
«La clamidia è la più importante causa infettiva di sterilità femminile. Ed è un dramma perché nell’ultimo anno il 43,6% delle infezioni da clamidia è stato riscontrato in giovani sotto i 24 anni», afferma Cusini. Il periodo di incubazione si aggira introno alle 3-4 settimane.
Le donne possono essere considerate più vulnerabili per una ragione comune a molte malattie sessualmente trasmissibili: le conseguenze per l’organismo femminile sono più severe. «Un maschio con la clamidia ha l’uretrite, bruciori, fastidi, o al massimo una prostatite. Nelle donne porta alla sterilità».
Fortunatamente, la clamidia si cura bene, non è ancora un superbug ed è facile da trattare con gli antibiotici. «Il punto è diagnosticarla per tempo. È una patologia importante per il livello di pericolosità e per la predilezione di una popolazione giovane. E in generale, dal 2000 al 2016. c’è stato un aumento di casi del 30-40%».
di Felice Florio e Cecilia Greco