Sex education: quello che vorresti e dovresti sapere sulle infezioni sessualmente trasmissibili
No, questo non è il solito articolo che parla di sesso non protetto. Perché siamo sicuri che sul tema siete ormai ferratissimi. Anche se, e bisogna dirlo, negli ultimi anni c’è stato un aumento delle malattie veneree, proprio tra i ragazzi. Quando si parla di infezioni “sessualmente trasmissibili” ci si riferisce a tutte le patologie che si possono contrarre durante i rapporti sessuali.
Quello che potreste non sapere – per cui vi offriamo una guida – è che la maggior parte di queste possono trasmettersi anche senza arrivare ad avere un rapporto completo. Grazie al professor Marco Cusini, responsabile del centro Mts – Malattie a trasmissione sessuale – del Policlinico di Milano, abbiamo selezionato tutte le informazioni necessarie per non prendere rischi inutili: molte di queste malattie non hanno sintomi e questo articolo può aiutarvi a prevenirle e a riconoscerle.
Il problema della sintomatologia
Una delle maggiori cause che rende difficile la sfida per fermare la diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili è la difficoltà di riconoscerne i sintomi. Clamidia, hiv e virus del papilloma ad esempio, possono manifestarsi in forma asintomatica o comunque causare i primi sintomi dopo molto tempo.
Ma il contagio non è automatico: «Solo quando un organo genitale viene a contatto con un organo mucoso di un altro soggetto, anche se l’infezione non si è ancora manifestata con dei sintomi, c’è il rischio di contagio».
Il contagio non è uguale per tutte
L’elenco delle infezioni sessualmente trasmissibili è molto lungo. E non sono tutte uguali: ci sono agenti infettivi che quasi esclusivamente si trasmettono per via sessuale, come per la sifilide o il virus del papilloma. Poi ci sono invece degli agenti infettivi che solo occasionalmente si trasmetto durante il sesso, ma non sono dei patogeni sessuali: ad esempio, la candida.
Agenti infettivi: i virus
Ci sono essenzialmente quattro virus responsabili delle principali malattie veneree. Il primo, il più conosciuto, l’hiv (che è diverso dall’Aids, ma ne parleremo dopo). poi c’è l’hpv, lo human papilloma virus, l’herpes simplex virus, che non è obbligatoriamente un patogeno sessuale, e il virus del mollusco contagioso.
Agenti infettivi: i batteri
Tra i batteri i principali sono il treponema pallidum, che causa la sifilide. Il neisseria gonorrhoeae. responsabile della gonorrea. Il chlamydia trachomatis che, oltre a provocare la clamidia, in alcuni casi può portare alla formazione del linfogranuloma venereo.
Infine abbiamo il mycoplasma genitalium, sempre più importante dal punto di vista medico perché, insieme alla neisseria gonorrhoeae, sta diventando un superbug, un batterio sempre più resistente alle terapie antibiotiche.
Agenti infettivi: protozoi e funghi
I protozoi più diffusi nell’ambito delle malattie a trasmissione sessuale sono i trichomonas vaginali, responsabili della tricomoniasi. Si tratta dell’infezione sessuale più diffusa al mondo: «In Italia tutto sommato l’incidenza è bassa, è ancora un problema importante nei Paesi meno sviluppati.
Sui funghi invece va sfatato un mito: non esistono dei funghi che sono dei veri e propri patogeni sessuali. La candida, come già detto, può occasionalmente essere trasmessa per via sessuale».
Fate attenzione a queste cinque malattie
«Più di nove ragazzi su 10 si rivolgono ai centri ospedalieri per fare il test dell’hiv. In realtà esistono altre quattro infezioni che hanno un indice di trasmissione molto più alto – dice il professore Cusini – La sifilide si trasmette da un individuo malato a uno sano una volta su due.
Per la gonorrea c’è quasi il 100% di possibilità di trasmissione. Altrettanto alta la percentuale per il papilloma virus. Infine la clamidia, ha un 40% di possibilità di trasmissione». E l’hiv? «L’hiv si trasmette meno, la percentuale è di un rapporto ogni cento».
Incubazione
I maschi, per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmissibili, sono generalmente più fortunati delle femmine. Il motivo è che «negli uomini la sintomatologia è più presente e quindi si riesce a intervenire prima senza che l’infezione causi danni permanenti».
Ma la cosa essenziale è la prevenzione e svolgere regolarmente i test, perché «prima ci si accorge di essere infetti, prima si spezza quella catena di contagio che mette a repentaglio la salute di tutti».
Sullo stesso tema:
- Sex education: clamidia, una malattia silenziosa in forte aumento tra i giovani
- Sex education: gonorrea, stanno finendo gli antibiotici per curarla
- Sex education: papilloma virus genitale, «se non ce l’hai sei un sociopatico»
- Sex education: hiv, preservativo e terapie possono porre fine alla sua diffusione
- Sex education: sifilide, “la grande mima” delle malattie sessualmente trasmissibili
di Felice Florio e Cecilia Greco