Tumore al seno, un nuovo farmaco dà speranza alle giovani donne. Ecco perché
Aumentano le donne giovani, tra i 20 e i 39 anni, con un tumore al seno avanzato. Ma presto, per molte di loro, potrebbero aumentare le speranze di cura.
Si tratta di una nuova molecola (ribociclib) che, aggiunta alla terapia endocrina standard, ha dimostrato di aumentare significativamente le probabilità di sopravvivenza.
A evidenziarlo è uno studio testato su un campione di 672 pazienti seguite per circa tre anni, e presentato al congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco).
Dopo 42 mesi di trattamento, secondo il report, il tasso di sopravvivenza per le donne trattate col farmaco e la terapia standard è del 70%, contro il 46% di chi si è sottoposto alla cura standard.
«Il cancro del seno avanzato – afferma l’esperto Asco Harold Burstein – può essere molto aggressivo ed è la principale causa di morte per cancro tra le donne tra i 20 e i 59 anni di età. È dunque incoraggiante vedere una terapia mirata che aumenta significativamente la sopravvivenza per le donne più giovani con questa malattia».
L’effetto della nuova molecola, che ha avuto l’approvazione dell’ente statunitense Fda, è quello di inibire l’attività di alcuni enzimi che aiutano la proliferazione delle cellule tumorali, portando a una riduzione del rischio di morte del 30%.
L’Italia ha giocato un ruolo «da protagonista nel programma di ricerca clinica per lo sviluppo di ribociclib con circa 1.000 pazienti inclusi negli studi», afferma Michelino De Laurentiis, direttore del dipartimento di Senologia all’istituto nazionale Tumori Irccs Pascale di Napoli.
«L’introduzione di ribociclib, in associazione alla terapia endocrina – conclude – permetterà a molte più donne di ricevere in fase iniziale un trattamento efficace a bassa tossicità, evitando o comunque posticipando la necessità di ricorrere alla chemioterapia».
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