Venezia, nave da crociera si scontra con un battello. Il Mit: «Entro giugno stop alle grandi navi» – Il video
L’incidente nel canale della Giudecca potrebbe decretare la vittoria dei comitati di attivisti contrari agli “inchini” delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia. Dopo lo scontro tra una nave della Msc e un battello con a bordo 130 turisti, che ha provocato fortunatamente soltanto 4 feriti lievi, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha preso posizione con un post su Facebook: «L’incidente al porto di Venezia dimostra che le grandi navi non devono più passare dalla Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo».
Dopo di lui ha parlato anche il sindaco di Venezia Brugnaro: «Non è più pensabile – ha detto – che il Canale della Giudecca venga attraversato dalle #GrandiNavi». Insomma, a giudicare dalle dichiarazioni, la lunga battaglia ambientalista del Comitato “No grandi navi” sembra essere arrivata a un epilogo.
L’incidente
La mattina del 2 giugno una nave da crociera della Msc trascinata da un rimorchiatore ha speronato un battello fluviale turistico. Il vaporetto coinvolto stava facendo un tour delle ville venete lungo il corso del Brenta. Quattro turiste sono rimaste ferite in modo lieve. Nel giro di poche ore la situazione è tornata sotto controllo.
#2giugno 8:36 Molo San Basilio, #Venezia: nave da crociera scarroccia andando ad urtare la banchina e colpendo un’imbarcazione turistica. Sul posto motobarche e sommozzatori #vigilidelfuoco, situazione sotto controllo pic.twitter.com/m9FpQ2MaCN
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 2 giugno 2019
La dinamica
La collisione è avvenuta per un’avaria, come ha spiegato la stessa Msc in una nota: «Questa mattina, intorno alle 8.30, Msc Opera in manovra di avvicinamento al terminal Vtp per l’ormeggio ha avuto un problema tecnico. La nave era accompagnata da due rimorchiatori e ha urtato la banchina all’altezza di San Basilio». «Contestualmente – continua la società – si è verificata una collisione con il battello fluviale. Sono in corso tutti gli accertamenti – prosegue Msc – per capire l’esatta dinamica dei fatti, la compagnia sta assicurando la massima collaborazione ed è in contatto costante con le autorità locali». Secondo Davide Calderan, presidente della «Rimorchiatori Uniti Panfido», la società che con due imbarcazioni stava guidando la Msc Opera all’arrivo in marittima, prima dell’incidente «la nave di Msc aveva (avuto) un’avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perché la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais». I due rimorchiatori hanno cercato di fermarla, ma il cavo di traino si è rotto, tranciato dall’impatto con il battello fluviale.
La reazione del Comitato “No grandi Navi”
L’incidente ha provocato l’immediata reazione del Comitato “No Grandi Navi”, che si batte da anni contro l’ingresso delle navi da crociera in laguna. Gli attivisti hanno fatto sapere che organizzeranno una manifestazione per la settimana entrante.