Conte vuole toni bassi con l’Ue, Salvini non ci sta e Di Maio chiede un vertice
Un passo ufficiale verso ‘la lista Conte’ non è stato fatto durante la conferenza stampa convocata dal presidente del Consiglio per dire delle «cose importanti» agli italiani.
Ma per la prima volta Giuseppe Conte ha ipotizzato esplicitamente la fine del suo esecutivo, chiedendo a Lega e Movimento 5 Stelle di decidere cosa fare e ha fatto un passo, secondo molti osservatori, da leader politico: «Non vivacchio, o si va avanti o rimetto il mandato», ha sottolineato puntando il dito contro la ‘sua’ maggioranza.
Sarà loro, la responsabilità dell’eventuale fine anticipata del governo: «Avevo sottovalutato la campagna elettorale in particolare la competizione per le Europee che è stata molto aspra».
Video: agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev
In attesa della risposta della Commissione Europea sulla possibile procedura per debito eccessivo per l’Italia, Conte ha ribadito che le regole Ue vanno rispettate «finché non riusciremo a cambiarle».
Ma la tregua invocata dal premier dura pochissimo, visto che mentre è ancora davanti ai giornalisti il leader della Lega – a distanza – gli risponde: «Noi non abbiamo mai smesso di lavorare».
Il fair play istituzionale invocato pochi minuti prima, si dissolve rapidamente. Poi Salvini aggiunge: «Il voto europeo è stato molto significativo. Gli europei si sono espressi».
Poco dopo, l’altro vice-premier Luigi Di Maio ha assicurato che «il Movimento 5 Stelle sarà leale» e via Facebook ha chiesto un vertice di governo per domani.
«Questa è l’unica maggioranza possibile e che può servire meglio il Paese. Andiamo avanti con lealtà e coerenza. Dobbiamo cambiare ancora tante cose», scrive Di Maio. Ma sul fatto che questa sia l’unica maggioranza possibile, il leader leghista potrebbe avere idee molto differenti.