Venezia, Salvini contro il M5S: «Il piano grandi navi c’era, sono stufo dei no»
Anche Venezia divide i verdi dai gialli. Se in seguito alla collisione avvenuta tra una nave da Crociera e un’imbarcazione più piccola nel Canale della Giudecca a Venezia il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva imprecato contro le Grandi Navi, promettendo di terminare a breve il loro accesso alla laguna, Matteo Salvini da Tivoli – dove si trovava per sostenere il candidato sindaco della Lega – ha addossato allo stesso ministro la responsabilità politica dell’accaduto.
«Mi risulta che una soluzione fosse stata trovata e condivisa, mi risulta che qualcuno aveva messo intorno a un tavolo tutti, predisponendo una soluzione che prevedeva alcune navi a Porto Marghera e un allargamento di un canale, ma che tutto sia stato bloccato perché è arrivato un no da un ministero romano», ha dichiarato il vicepremier leghista.
«Sono stufo dei no – ha incalzato Salvini – l’Italia va a fondo, abbiamo bisogno di sì e non è un ministero della Lega quello che ha detto no». Parole che potrebbero avere vari destinatari, se non fosse per una nota pubblicata successivamente dal capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, e la deputata veneziana della Lega in commissione Trasporti, Ketty Fogliani, che non lasciano spazio a fraintendimenti.
«Il piano alternativo per tutelare la laguna, il turismo e soprattutto le persone dai rischi di incidenti nel porto di Venezia causati dal passaggio delle grandi navi era già pronto dallo scorso novembre – si legge nella nota -. Peccato che sia stata bloccato subito dal Mit e che in tutti questi mesi il ministro Toninelli non abbia più preso una decisione definitiva limitandosi all’ipotesi, assurda per molti, di far attraccare le navi a Chioggia, ossia in mare aperto».
Oggi tutti stanno dicendo che non vogliono che le #GrandiNavi passino per il canale della #Giudecca. Anche quelli che hanno fatto ricorso al Tar contro il vincolo del Mibac a tutela di #Venezia. Per coerenza, gli stessi ora ritirino il ricorso. Basta ipocrisia, si azioni concrete
— Alberto Bonisoli (@BonisoliAlberto) June 2, 2019
Pronta la replica dei pentastellati. Su Twitter il ministro dei Beni e della attività culturali Alberto Bonisoli taccia di ipocrisia la giunta comunale di centrodestra per aver recentemente fatto ricorso al Tar contro tre provvedimenti del suo ministero che puntavano a istituire l’interesse culturale relativamente al Canal Grande, al Bacino e Canale di San Marco e al Canale della Giudecca.
Fonti del M5S invece, rimandano l’accusa direttamente al mittente, accusano la Lega di fare solo annunci e di non aver portato «alcuna proposta sul tavolo».
E infine arriva anche Danilo Toninelli che su Facebook critica la proposta a cui accennava Salvini, ovvero di far sbarcare la navi da crociera a Porto Marghera, in quanto troppo pericolosa, oltre che poco estetica. «Le chiacchiere le lasciamo agli altri», ribatte il Ministro. Questa volta il destinatario è chiaro. La tregua del Quirinale sembra ormai lontana.