Salvini: «Si va avanti se si fanno le cose. Di Maio vuole vertice? Anche oggi»
«Non ho nessuna intenzione di far cadere il governo, ma il governo è pagato per fare, non per dubitare e rimandare» dice Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 aggiungendo: «Nelle ultime settimane ho avuto l’impressione che si rimandasse. Di Maio chiede un vertice? Per me si può fare anche oggi».
Torna il sereno? Di certo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte «valuta positivamente il fatto che dopo la sua conferenza stampa di ieri i leader delle due forze di maggioranza siano tornati a parlarsi: il ritorno al dialogo è una buona premessa per procedere nella giusta direzione», affermano fonti di Palazzo Chigi.
«Noi come Lega siamo pronti, abbiamo idee e progetti», dice ancora Matteo Salvini a Rtl 102.5. «Conto che tutti partano determinati e compatti. Se tra 15 giorni saremo ancora qui a dirci le stesse cose, con gli stessi problemi, ritardi e rinvii, allora sarebbe un problema».
Non bisogna, aggiunge Salvini, «dubitare, fermare, rimandare» ed invece «nelle ultime settimane non solo io ma penso tutti gli italiani abbiamo avuto l’impressione che si rimandasse»: sull’autonomia, «ne riparliamo», il taglio delle tasse e il decreto sicurezza «possono aspettare», il codice degli appalti «lo rivediamo ma con calma, e intanto siamo fermi».
«No, lo ripeto – ha concluso – Credo alla possibilità di cambiamento con questo governo che in 12 mesi ha fatto quello che la sinistra non ha fatto per anni, nelle ultime settimane ci sono stati dei bisticci di troppo e quindi andiamo avanti».
«Chi vuole contrapposizione genera solo conflitto. Lo dico per primo a noi stessi del Governo che forse non abbiamo dato un bello spettacolo», ha detto oggi da Napoli il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il grillino Stefano Buffagni. «L’Italia deve muoversi come Paese unito o pagherà un conto salatissimo. La nostra disponibilità al confronto è totale e vi chiediamo di lavorare insieme come ‘Sistema Italia’ che all’estero è sempre apprezzato. Le opportunità ci sono e se ci muoviamo insieme non abbiamo rivali. L’Italia sa uscire dalle crisi».