La svolta green della Francia: i prodotti invenduti non potranno più essere distrutti
La Francia vuole porre un brusco freno agli sprechi. Da qui a quattro anni le aziende dovranno riutilizzare, regalare o riciclare tutti i prodotti invenduti, ha annunciato il premier Edouard Philippe, eccezion fatta per i beni alimentari.
Nel Paese vengono buttati o distrutti beni per un valore complessivo di 650 milioni euro. La misura, presentata dal capo dell’esecutivo come una «prima mondiale», prevede anche che chi trasgredisce le regole paghi una sanzione amministrativa.
«Possiamo trovare un modello economico sostenibile, fare in modo che tutto l’invenduto non sia eliminato ma regalato, per favorire lo sviluppo dell’economia sociale e solidale o trasformato in pezzi di ricambio utili a riparare altri oggetti ed accrescere il loro ciclo di vita. Possiamo evitare la distruzione di prodotti in perfetto stato e arrestare questi sprechi scandalosi», ha affermato Philippe.
Già nel 2016 la Francia aveva adottato una legge contro gli sprechi che impone ai supermercati con una superficie maggiore di 400 metri quadrati di regalare i beni alimentari invenduti, se sollecitati da alcune associazioni, pena una multa di poco inferiore ai 4mila euro.
La nuova misura farà parte della legge «contro gli sprechi e per l’economia circolare» che sarà presentata a luglio al Consiglio dei ministri. I prodotti invenduti potranno essere distribuiti ad associazioni o rilavorati dall’azienda stessa. Tale iniziativa preoccupa soprattutto i produttori di moda o del settore del lusso, che temono la nascita di un mercato parallelo con prodotti a basso costo.