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Genova, all’Agenzia delle Entrate spunta frase del Duce: scoppia la polemica

07 Giugno 2019 - 19:02 Redazione
Cgil Genova
Cgil Genova
È la denuncia, pubblicata su Facebook, della Cgil di Genova. La frase sarebbe stata appesa con tanto di cornice da un dirigente

«L’aratro traccia il solco, ma è la spada che lo difende». Una frase di Benito Mussolini appesa nell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Genova. Proprio accanto al tradizionale ritratto del presidente della Repubblica presente in tutti gli uffici pubblici. È la denuncia, pubblicata su Facebook, della Cgil di Genova. La frase, tratta da un discorso del duce pronunciato nel 1934 in occasione dell’inaugurazione della Provincia di Latina il 18 dicembre 1934, sarebbe stata appesa con tanto di cornice da un dirigente nell’Ufficio Territoriale di Genova 2 dell’Agenzia delle Entrate. Alcuni dipendenti hanno quindi segnalato il fatto alla Cgil. «Si tratta di una grave offesa ai principi di libertà e democrazia sanciti dalla nostra Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione antifascista, nel cui alveo agisce la Pubblica Amministrazione, con il fine di operare per conto dello Stato per rendere esigibili quei principi», dice il sindacato. «Atti simili che, oltre ad offendere i lavoratori ed i cittadini tutti, recano discredito sulla Pubblica Amministrazione vanno condannati e non si devono più ripetere. Sono segno di una “ascendenza” politica sconfitta e condannata dalla storia e segnale di ignoranza per quanto tragicamente accaduto durante la dittatura fascista». La Cgil auspica «un immediato intervento dei Direttori Regionale e Provinciale dell’Agenzia delle Entrate volto, oltre a porre immediato rimedio, a prendere le distanze da quanto accaduto».

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