Guerra in casa 5s, Buffagni: «Scelta suicida le parole di Fico su rom e migranti»
Stefano Buffagni, sottosegretario del Movimento 5 Stelle, ha criticato l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico, pronunciato il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica. Secondo Buffagni, le sue parole «sulla carta erano inattaccabili, ma la comunicazione è fatta di titoli e quindi non ho condiviso quella scelta per nulla».
«È una festa che deve essere dedicata agli italiani, ma anche ai migranti, agli ebrei vittime dell’olocausto, ai rom e ai sinti perseguitati», aveva detto Roberto Fico, sottolineando il fatto che «la forza della nostra Repubblica è non far differenze, e sotto questo cielo la bandiera tricolore sventola per tutti».
Ma nella due giorni di Futuro direzione Nord, Buffagni l’ha definita una scelta «suicida» che sbilancia i consensi a favore della Lega, e che avrebbe prevedibilmente portato tutti i giornali a titolare su rom e migranti. «Non l’avrei detto perché oltre a fare un favore suicida all’alleato credo che poi il 2 giugno sia la festa degli italiani – aveva commentando – e non solo delle forze armate. Vorrei vedere ovunque il tricolore che sventola il prossimo anno».
E in effetti la reazione di Matteo Salvini – e di molti altri esponenti della destra – non si era fatte attendere. «Io dedico invece la Festa della Repubblica all’Italia e agli Italiani», aveva scritto sui social il vicepremier, pubblicando una foto del presidente della Camera. Alla fine della parata, aveva ribadito che «Le parole di Fico mi fanno girare le scatole e sono un torto a chi ha sfilato oggi. C’è gente che rischia la vita per gli italiani. Di legalità ce ne è poca nei campi rom».