Il latte di cammello è il nuovo «superfood»: perché lo considerano un alimento miracoloso
La teahouse «Willow Tea Rooms» di Glasgow, in Scozia, a fine maggio ha cominciato a servire ai clienti cappuccino fatto con latte di cammello. La trovata è parte di un’iniziativa a supporto di donne keniote che commerciano questo latte e che lottano contro il cambiamento climatico nella regione di Wajir, nel nordest del Paese.
Le caratteristiche dell’ «oro bianco»
Nell’Africa dell’est ci sono 12,2 milioni di cammelli, un primato mondiale. Il latte che producono è ricco di ferro, vitamina B e C e proteine. Chiamato «l’oro bianco», il latte del mammifero è noto nella regione per le sue proprietà farmacologiche: utile contro diabete e allergie, viene anche usato come afrodisiaco. Nelle zone dove il cambiamento climatico sta generando periodi di siccità sempre più estremi, questo latte sta assumendo un ruolo centrale nella dieta della popolazione locale e la lotta contro la malnutrizione.
«Se c’è scarsità d’acqua, i cammelli possono sopravvivere anche un mese senza bere», ha spiegato Salah Abdinoor Issack, un pastore keniota, alla Thomson Reuters Foundation. «Anche quando sono assetati continuano a produrre latte – i cammelli non hanno nessuna controindicazione», ha aggiunto l’uomo, che mantiene la sua famiglia grazie alla vendita di latte di cammello. «I cammelli si sono adattati molto bene al cambiamento climatico e si sono evoluti per millenni per poter sopravvivere in climi aridi e caldi», ha affermato Piers Simpkin, coordinatore della FAO in Kenya, «Sono un animale notevole».
Nel 1989 l’ingegnere Nancy Abeid Arahamane si è accorta che la Mauritania importava enormi quantità di latte nonostante la cospicua presenza di mammiferi in grado di produrne. Ha così deciso di lanciare Tiviski, che dal 1989 produce e distribuisce alimenti ottenuti dal latte di cammello. La sua attività ha impiegato 800 pastori nomadi e creato un’offerta locale di latte. Anche in Egitto l’azienda Tayyiba produce e commercializza latte, yogurt e formaggi di cammello.
Bevanda alla moda
Ma mentre in Somalia la produzione di latte di cammello nutre e dà sollievo alle terre martoriate da al Shabaab e dal riscaldamento climatico, la bevanda spopola tra le classi borghesi che frequentano i caffè chic di Nairobi e si appresta a sbarcare in Occidente. Jama Warsame, proprietario della ditta White Gold Camel Milk, vuole esportare il latte di cammello nei supermercati americani. «Molte persone stanno diventando salutiste e credono che il latte di cammello sia una toccasana, quindi un sacco di ricchi lo bevono», ha affermato Warsame, citando le proprietà antiallergeniche della bevanda, adatta anche a chi è allergico al lattosio.
Il mercato è ancora sottosviluppato ma secondo vari esperti ha il potenziale per diventare un’industria multimilionaria. Come la quinoa: dopo che le sue proprietà sono state scoperte in occidente, le vendite sono drasticamente aumentate. Con loro è aumentato però anche il pezzo del seme sudamericano, rendendolo quasi inaccessibile agli stessi produttori boliviani e peruviani. Mentre la borghesia occidentale si nutre di quinoa per vivere cent’anni, a Lima questi semi costano più delle ali di pollo nei fast food.
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