Mondiali di calcio femminili, la mini-guida alle squadre: quali sono le favorite
È iniziata con un poker delle padroni di casa la Coppa del mondo di calcio femminile che il 7 giugno ha preso il via in Francia. Sono 24 le squadre a contendersi la vittoria finale. 52 le partite da disputare che si giocheranno in tutta la Francia, nove le città coinvolte: Parigi, Montpellier, Nizza, Valenciennes, Lione, Reims, Le Havre, Grenoble e Rennes.
L’Italia torna alla rassegna iridata dopo vent’anni dalla sua ultima partecipazione: quella di Usa ’99. Le ragazze di Milena Bertolini, inserite nel girione C con Australia, Brasile e Giamaica faranno il loro debutto domenica 9 giugno, alle ore 13, sul campo di Valenciennes contro le australiane. Le azzurre non partono certo tra le favorite, ma la formazione capitanate da Sara Gama si presenta a Valenciennes dopo un girone di qualificazione dominato, con solo quattro gol subiti in otto partite.
La squadra azzurra paga un’inesperienza in campo internazionale e una preparazione fisica inferiore rispetto alle sue avversarie. Ma il gioco dell’Italia è cresciuto molto negli ultimi anni, soprattutto con l’apertura delle società maschili al settore femminile. Ma quali sono le formazioni da tenere d’occhio?
Francia
Doveva essere il girone di Ada Hegerberg, la vincitrice del pallone d’oro e prima donna nella storia a ottenere il riconoscimento della FIFA, ma la campionessa norvegese, considerata la più forte giocatrice al mondo, ha deciso di boicottare la competizione internazionale in protesta contro la disparità salariale con i colleghi maschi. Privata del suo punto di riferimento numero uno, la Francia è la principale candidata alla vittoria del girone A e una delle favorite per la vittoria finale.
Dalla loro porto le Bleues possono contare sull’esperienza delle molte convocate dal Lione, la squadra piglia tutto che non perde un campionato dal 2007. Secondo Rory Smith del New York Times le francesi sono, in campo femminile, la squadra più forte e titolata al mondo. Basti pensare che ha all’attivo solo due sconfitte nelle ultime 9 stagioni giocate. Uno schiacciasassi anche in Europa dove ha giocato otto delle ultime dieci finali di Champions League, portandosi a casa tre trofei consecutivi.
Dalla squadra del Lione arriva la spina dorsale delle francesi, come Le Sommer, la centravanti centrale o esterna, il portiere Sarah Bouhaddi, che vanta 100 presenze in nazionale, Amandine Henry, il capitano e centrocampista della formazione guidata da Corinne Diacre. Cuore tattico e difensivo di una nazionale che può vantare anche atlete dalla notevole prestanza fisica come Griedge Mbock Bathy, alta un metro e novanta, centrale difensiva quasi insuperabile.
Stati Uniti
Sono la squadra da battere. Le campionesse del mondo in carica hanno portato a casa la coppa per tre volte e vantano nella loro bacheca anche quattro ori olimpici. All’avanguardia di questo movimento sin dai suoi inizi, a marzo le calciatrici hanno fatto causa alla federazione statunitense per quella che hanno definito una discriminazione di genere “istituzionalizzata”.
Secondo FiveThirtyEight le atlete a stelle e strisce sono la seconda squadra favorita alla vittoria del Mondiale. Dopo l’eliminazione alle olimpiadi ai quarti di finale per mano della Svezia, l’allenatrice Jillian Ellis ha dato il via a un rinnovamento della squadra: in due anni e mezzo sono state provate 61 giocatrici, trovando alla fine la quadra attorno a un gruppo consolidato e di esperienza.
Ellis ha scelto di adottare un solido 4-3-3 costruito attorno a un numero di vecchie conoscenze: il portiere Alyssa Naeher, le centrali difensive Abby Dahlkemper e Becky Sauerbrunn, Lindsey Horan eJulie Ertz a centrocampo e Megan Rapinoe e Alex Morgan davanti. Il risultato? Un numero di 28 vittorie consecutive ternimate solo alla fine di gennaio.
Dato l’atletismo, la profondità e l’esperienza gli Stati Uniti gareggiano alla pari delle padroni di casa, e qualsiasi risultati inferiore alla conquista della quarta Coppa del mondo sarebbe una delusione per le campionesse in carica. Un primo scontro con le Bleues si potrebbe svolgere già nei quarti di finale, a Parc des Princes di Parigi, il 28 giugno, nel caso entrambe passassero il turno.
Inghilterra
Quattro anni fa, in Canada, si aggiudicarono la medaglia di Bronzo. Dopo due semifinali perse, la squadra inglese è data tra le prime tre favorite al successo del mondiale. Negli ultimi anni la formazione ha dovuto affrontare il passaggio dall’allenatore Mark Sampson, esonerato per casi di razzismo, a Phil Neville.
Una scelta che era stata fortemente criticata per l’inesperienza dell’ex giocatore del Machester United e dell’Everton che alle spalle aveva una posizione come secondo allenatore e preparatore. Ma sotto la guida Neville la nazionale inglese è cresciuta tatticamente e tecnicamente. A un attacco sfrontato il poco quotato Neville ha saputo accompagnare uno stile fatto di sofisticati possessi palli e una capacità di adattamento che ha fatto quadruplicare il numero delle atlete presenti nella top 40 mondiale.
Neville ha tendenzialmente alternato un 4-3-3 a un 4-2-3-1, esaltando in quest’ultimo schema le doti da regista di Fran Kirby, giocatrice del Chelsea. Una capacità di giocare tra le linee che insieme alla coppia di centrocampo formata da Jade Moore e Jill Scott hanno dato equilibrio a una squadra con una forte propensione offensiva.
A livello difensivo, l’Inghilterra può contare su una formidabile coppia centrale composta da Steph Houghton e Millie Bright. Sulla fascia destra Lucy Bronze, considerata il miglior terzino destro del mondo, capace di offrire uno sbocco dinamico all’attacco.
Germania
Un’altra formazione che si candida alla vittoria finale è la Germania, dove spunta la stella del Lione Dzenifer Marozsan, che con i suoi 156 mila euro a stagione è una delle calciatrici più pagate al mondo. Doti tecniche fuori dal comune, con raffinati colpi di tacco e assist di una precisione millimetrica, proverà a guidare la sua nazionale a riemergere dopo l’eliminazione ai quarti di finale a euro 2017.
Campionesse olimpiche di Rio in carica, le tedesche sono conosciute per il loro gioco altamente offensivo e un elevato possesso palla. Con una formazione che dovrebbe giocare con un 4-2-3-1 la loro prestanza fisica dovrebbe rivelarsi critica contro avversarie molto capaci a livello tecnico come Spagna e Cina.
Da tenere d’occhio la stella nascente della Bundesliga Giulia Gwinn. La 19enne è stata una rivelazione nella strada che ha portata alla Coppa del mondo. Nel match con il Giappone ha dimostrato una capacità non indifferente di attacco sull’ala destra del centrocampo.
I gironi
Gruppo A: Francia (paese ospitante), Corea del Sud, Norvegia, Nigeria
Gruppo B: Germania, Cina, Spagna, Sud Africa
Gruppo C: Australia, Italia, Brasile, Giamaica
Gruppo D: Inghilterra, Scozia, Argentina, Giappone
Gruppo E: Canada, Camerun, Nuova Zelanda, Olanda
Gruppo F: Stati Uniti (campione in carica), Thailandia, Cile, Svezia
Il calendario dell’Italia
9 giugno 2019, ore 13:00: Australia – Italia (Raisport e Sky Sport Mondiali)
14 giugno 2019, ore 18:00: Italia – Giamaica (Raisport e Sky Sport Mondiali)
18 giugno 2019, ore 21:00: Italia – Brasile (Raisport e Sky Sport Mondiali)
Leggi anche:
- La Roma non c’è più: Francesco Totti dirà addio il 17 giugno, il giorno dello scudetto
- Barbara Bonansea: chi è la calciatrice protagonista del trionfo azzurro ai Mondiali
- Iniziano i Mondiali di Calcio femminili. E Google celebra l’evento con un Doodle
- Scioperi, sudore e vittorie: così il calcio femminile ha sconfitto maschilisti e pregiudizi
- Juventus – Fiorentina record di pubblico, Bertolini ct della nazionale femminile: «Finiti i tempi bui di Tavecchio»
- Mondiali di calcio femminile, la guida alle divise più belle delle Nazionali – Gallery
- I genitori di Bonansea e il camper per seguire la figlia ai mondiali: «Paura dell’aereo» – L’intervista
- Mondiali 2019: Italia – Giamaica in diretta social
- Chi è Cristiana Girelli: la bomber bresciana che con la sua tripletta ci ha regalato gli ottavi
- È fatta! Le Olimpiadi invernali 2026 saranno in Italia: il Cio sceglie Milano e Cortina