Livorno, un giornalista chiude la parentesi grillina: chi è il nuovo sindaco Luca Salvetti
Telereporter a Granducato Tv, emittente locale di proprietà della famiglia di imprenditori Fremura, e ora sindaco di Livorno. È con Luca Salvetti che la città torna a cantare Bella ciao in comune, dopo la parentesi grillina di Filippo Nogarin, primo (e per il momento unico) sindaco della città dal secondo dopoguerra a non appartenere alla sinistra. Luca Salvetti – 53 anni a settembre – vince per il centrosinistra con il 63,3% dei consensi, battendo al ballottaggio lo sfidante di centrodestra Andrea Romiti. «Qui ci sono tante persone che vogliono lavorare dalla parte dei cittadini», dice a caldo Salvetti in nottata ai microfoni di RaiNews24. «E il tema del lavoro, in una città che ha 28mila disoccupati, è quello da cui ripartire. Noi non siamo quelli che distruggono, lo ripeto».
La televisione
Nel 2013, Salvetti ha scritto un libro: Telereporter. Fatti, storie e personaggi in 25 anni di giornalismo televisivo. La trama: «La vita di un reporter, dove le vicende personali e la vita professionale si confondono come la nascita della figlia in pieno festival di San Remo o come la terribile vicenda del Moby Prince che trasforma in pochi minuti una tranquilla pausa serale in una testimonianza sul campo, in un inferno di fuoco impossibile da descriversi anche per il reporter più smaliziato». In carriera il neo sindaco di Livorno ha ricevuto anche proposte dalla Rai. «Dopo una mia partecipazione a Chi l’ha visto?, la Rai mi propose un contratto a tempo determinato – racconta – Era un’occasione, ma qualcosa mi disse che la strada sicura e adatta a me era a Livorno e rifiutai». Resta a lavorare nella sua città e nella tv della stella.
La passione per il calcio
Il pallone, si sa, a Livorno è tutto. «Ho giocato con Allegri nel Portuale, facevo l’ala sinistra: ero veloce», raccontava il 31 maggio scorso a Il Tirreno il futuro sindaco. Da giornalista sportivo, Salvetti può snocciolare a memoria i nomi delle formazioni di calcio di ieri e di oggi. Ha intervistato Mikhail Gorbaciov nel 2001 e ora, nel 2019, ha passato tutta la campagna elettorale a smarcarsi dal Partito Democratico. I suoi modelli di città sono Lisbona, Barcellona, Marsiglia, Valencia. «Non ho la tessera del Pd e non la prenderò, ho quella di giornalista e del Livorno calcio», dice. Perché così, assicura, avrà le mani libere.
In copertina Luca Salvetti/Facebook
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