Migranti, busta con proiettile al pm Patronaggio: «La prossima volta passiamo a fatti»
Una busta con un proiettile e un messaggio intimidatorio è stata indirizzata al procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. La lettera contiene pesanti minacce rivolte sia al magistrato che ai suoi figli e riguarda la sua attività rispetto alla questione migranti.
«Questo è un avvertimento. La prossima volta, se continuerai a fare sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti. Contro di te e i tuoi 3 figli», questo il testo del messaggio finito sulla scrivania del magistrato insieme a una munizione calibro 6,35.
Non è la prima volta
Non si tratta del primo episodio. Già nei giorni scorsi Patronaggio, che coordina le indagini sugli sbarchi, aveva ricevuto due lettere di minacce, sempre sulla questione migranti. Lettere su cui stanno indagando i carabinieri di Caltanissetta che hanno al vaglio anche una serie di mail destinate al procuratore.
Inoltre, Patronaggio ha ricevuto una simile busta lo scorso settembre quando teneva banco la polemica legata al caso della nave Diciotti. Anche allora il plico – indirizzato al palazzo di giustizia di via Mazzini – conteneva un proiettile.
La reazione di Patronaggio
«Il nostro lavoro è esclusivamente diretto ad accertare se nel nostro territorio vengano commessi reati e a individuarne gli autori. Siano essi neri, bianchi, gialli o verdi. Nessun altro interesse muove Luigi Patronaggio e la Procura della Repubblica di Agrigento». Così il procuratore capo ha commentato la vicenda. E ha concluso: «Evidentemente questo dà fastidio a qualche vile che si nasconde nell’anonimato. Siamo al servizio della legge e continueremo a esserlo».
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