In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICADecreti sicurezzaGiuseppe ConteGoverno Conte IMatteo Salvini

Approvato il decreto Sicurezza-bis. Conte: «Oggi vertice economico con Di Maio e Salvini»

11 Giugno 2019 - 19:25 Redazione
Via libera del Cdm ai 18 articoli del provvedimento fortemente voluto dalla Lega. Il presidente del Consiglio assicura: «Ho un mandato pieno»

Pronto da settimane, ‘aggiustato’ dopo le perplessità (mai ufficializzate) del Quirinale, il testo del decreto sicurezza bis è stato approvato dal Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio. «Avevo chiesto io a Salvini di aspettare» ha spiegato il presidente del Consiglio Conte presentando l’approvazione dei 18 articoli del provvedimento fortemente voluto dalla Lega.

A spiegare l’esito della riunione in conferenza stampa è stato il premier Conte, insieme al ministro dell’Interno Salvini e al sottosegretario Giancarlo Giorgetti così rilassato, da ammettere di seguire la diretta della semi-finale della nazionale Under20 mentre erano in corso le domande dei cronisti.

Mercoledì è prevista una riunione «sui numeri» tra Conte, Salvini, Di Maio e il ministro dell’Economia Tria, per capire come provare a evitare la (possibile) procedura di infrazione per debito eccessivo proposta dalla Commissione europea.

E proprio al presidente Juncker si è rivolto il premier Conte: «Ho un rapporto molto cordiale con lui, direi amicale, gli riconosco molta lealtà anche nella fase molto travagliata di dicembre: ha dato una grossa mano all’Italia. All’amico Juncker quando dice che sbagliamo direzione rispondo che ha sbagliato lui direzione sulla Grecia. Lo dico con la massima cordialità: prima di attribuirci un torto mi lasci dialogare e aggiornarlo sui conti».

Salvini: «Habemus decretum»

Tra le novità introdotte, l’introduzione di «una nuova fattispecie delittuosa che punisce chi durante le manifestazioni utilizza – in modo da creare concreto pericolo a persone o cose – razzi, petardi, bastoni ecc» e di una sanzione tra i 10mila e i 50mila euro per i comandanti e i proprietari delle navi che non rispetteranno «le limitazioni disposte dal ministro dell’Interno». Nella prima versione del decreto, che Conte ha definito “meno nitida”, le multe erano invece previste in base al numero dei migranti trasportati.

Basta osservare gli sguardi di Salvini e Giorgetti durante la conferenza stampa per avere una testimonianza (visiva) della soddisfazione della Lega per l’approvazione del decreto sicurezza-bis. A chi chiedeva al sottosegretario leghista se fosse disponibile ad andare a fare il commissario a Bruxelles, ha risposto: «Faccio quello che mi chiedono».

Conte: «Ho un mandato pieno»

Dopo l’ultimatum lanciato lunedì scorso ai due vice-premier, il premier Conte è tornato sulla tenuta del suo esecutivo: «Il presidente del Consiglio se non avesse delega per sedersi a un Consiglio europeo allora non partirebbe, sarebbe sfiduciato: è la logica della grammatica costituzionale. Ai giornalisti piace parlare di mandato pieno, mezzo mandato, un quarto di mandato. Se un giorno dovessi sentire di non avere piena delega e mandato pieno delle forze politiche ne trarrei immediatamente le conseguenze: sarebbe la crisi più trasparente possibile».

Di Maio: «Mi auguro rafforzamento sui rimpatri»

Il capo politico M5S Luigi Di Maio, assente in conferenza stampa, ha definito il provvedimento «un inizio» e si è augurato in fase di conversione in parlamento «un rafforzamento delle misure per i rimpatri dei migranti regolari». In parallelo al Cdm in commissione al Senato dove si stava discutendo il salario minimo, la Lega ha ritirato i propri emendamenti al ddl presentato dai 5 Stelle su cui il capo politico M5S aveva chiesto agli alleati di governo di velocizzare.

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti