L’Italia U20 esce in semifinale al Mondiale: gli azzurrini a un passo dalla storia
Sarebbe stata la prima volta per la Nazionale italiana Under 20, ma la finale del Campionato del mondo in Polonia è sfuggita alla metà del secondo tempo. Due anni fa era arrivato il miglior risultato della storia degli azzurrini, terzi al Mondiale in Corea del Sud. Dopo la sconfitta per 0-1 contro l’Ucraina, all’Italia non resta che lottare per il terzo gradino del podio. L’Ucraina si giocherà il titolo sabato 15 giugno alle 18:00 a Łodź. L’altra finalista sarà la vincente tra Ecuador (battuto dall’Italia nella fase a gironi) e Corea del Sud, in campo questa sera alle 20:30.
Il match – il primo tempo
La prima mezz’ora è stata tesa e non ha riservato particolari emozioni: i ribaltamenti di fronte ci sono stati, ma ha prevalso l’attenzione alla tattica. Qualche fiammata ucraina all’inizio con Dryshliuk e Sikan. Al 36′, su un calcio piazzato dell’ucraino Buletsa, ha dovuto superarsi Plizzari. Nessun rischio particolare per il portiere dell’Ucraina Lunin. In generale, pochi brividi nel primo tempo.
Il match – il secondo tempo
Il secondo tempo è iniziato con la notizia di un problema muscolare per Frattesi: il centrocampista è andato già a segno due volte nel torneo. Il ct Nicolato ha schierato al suo posto Alberico, senza cambiare il 3-5-2 iniziale. L’Italia è partita bene e la prima vera azione da gol è capitata al 51′ sul piede di Pinamonti: destro forte, ma centrale, respinto da Lunin. Al 63′ Pinamonti va ancora una volta vicino al gol, ma il guardalinee aveva segnalato il fuorigioco di Scamacca. Due minuti dopo, la doccia gelida: nel momento migliore dell’Italia, Buletsa, dimenticato dalla difesa, calcia dal cuore dell’area azzurra. Rete, 1-0 per l’Ucraina e terzo gol nel torneo per il giocatore della Dinamo Kiev. Per la prima volta in questo mondiale U20 l’Italia si è trovata in svantaggio in un match. L’Italia sembra reagire bene ma è l’Ucraina al 72’ a sfiorare il raddoppio: Supriaha, solo davanti a Plizzari, ha incrociato troppo il destro che finisce al lato. Mister Nicolato ha provato a cambiare qualcosa: fuori Esposito e dentro Capone al 73’. Modulo più offensivo, l’Italia ha iniziato a giocare con un 4-3-1-2.
Al 76’ il subentrato Alberico ha lanciato in profondità Scamacca, annullato da un’uscita di Lunin. Quando il morale è iniziato a scendere, l’espulsione dell’ucraino Popov al 79’ ha riacceso le speranze azzurre. Due gialli per lui. Dopo l’uscita del marcatore Buletsa, sostituito da Safranov, al 83’ la squadra di Petrakov colpisce in pieno una traversa: graziata l’Italia. Bellissimo assist di Pellegrini all’89’ per Capone che si è divorato il gol che avrebbe riaperto il match. Passa poco tempo dall’incredibile stop di coscia e successiva girata al volo di Scamacca: il suo tiro di collo pieno si è infilato alle spalle del portiere ucraino. Ma è il Var a prendersi la scena: un braccio largo dell’attaccante azzurro è valutato falloso dall’arbitro che ha annullato la rete e un pareggio agguantato (quasi) all’ultimo respiro. La semifinale finisce con Plizzari che ha corso invano nell’area di rigore avversaria sull’ultimo calcio d’angolo a disposizione. Ma ormai è troppo tardi.
Le stelle azzurrine
In prestito dall’Inter, ha segnato quattro reti con la maglia del Frosinone nell’ultima Serie A. Andrea Pinamonti è il capocannoniere della spedizione italiana in Polonia. La punta centrale classe 1999 è anche il giocatore più valutato della formazione azzurra: costa 10 milioni di euro ed è il capitano dell’Italia U20. L’altro eroe di questo Mondiale bisogna cercarlo tra i pali: Alessandro Plizzari, erede di Gianluigi Donnarumma al Milan, ha parato già due rigori. Nessuna squadra ha messo a segno un tiro dal dischetto durante il Mondiale polacco: il secondo portiere Carnesecchi ha salvato lo 0-0 contro il Giappone nei gironi. In totale, fanno tre rigori parati su tre.
Le premesse della semifinale
La squadra del ct Paolo Nicolato, inevitabilmente tra le favorite in questo Mondiale dopo l’uscita di Francia, Argentina e Portogallo, ha sofferto il match nello stadio Gosir, a Gdynia.Il 5-4-1 dell’Ucraina di Petrakov ha giocato un mondiale di altissimo livello, trainato dal giovanissimo Danylo Sikan, classe 2001. I suoi quattro gol, insieme alle prestazioni delle stelle Serhii Buletsa (Dinamo Kiev) e Oleksii Kashchuck (Shaktar Donetsk), hanno permesso all’Ucraina di battere un’altra delle formazioni più quotate, la Colombia dell’attaccante Juan Camilo Hernandez.
Il percorso dell’Italia U20
Il cammino dell’Italia ha portato gli azzurrini a un passo dalla gloria: quattro vittorie e un pareggio, tra l’altro ottenuto nei gironi, a qualificazione già raggiunta. Nella prima fase del Mondiale, vittorie con Messico, Ecuador, e pari con il Giappone. Poi, agli ottavi gli azzurrini hanno eliminato la Polonia, squadra di casa. Poker ai quarti contro il Mali e oggi la prima sconfitta, contro la sorprendente Ucraina di Petrakov. Sabato 14 giugno, alle ore 20:30, appuntamento con la finale per il terzo posto.
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