Mosca, scagionato il giornalista anticorruzione. Licenziati gli agenti che lo hanno arrestato
Attenzione, perché in Russia è successo qualcosa di importante e inatteso. La scorsa settimana a Mosca è stato arrestato un famoso giornalista investigativo, Ivan Golunov, firma del sito anticorruzione Meduza, con una accusa, detenzione e spaccio di droga, evidentemente pretestuosa e fabbricata ad arte. Non era certo la prima volta, ma in questo caso si è verificato ciò che le autorità evidentemente non si attendevano: i sostenitori di Golunov hanno iniziato un sit in a tempo indeterminato davanti al commissariato, e perfino convocato per domani (giorno della festa nazionale russa) una marcia di protesta con arrivo alla sede centrale della polizia. Non solo: tre dei principali quotidiani della capitale, il Kommersant, Vedomosti e RosBiznesKonsalting, sono usciti con lo stesso titolo in prima pagina Noi siamo Ivan Golunov, e alcuni dei volti più noti della cultura e dello spettacolo hanno partecipato a questo video di dura denuncia dell’arresto e della corruzione nella polizia di Mosca. Questa mobilitazione ha portato a un risultato senza precedenti: l’accusa verso Golunov è stata ritirata “per mancanza di prove”, e gli ufficiali responsabili dell’arresto sono stati silurati per ordine dello stesso ministro degli interni russo. Le opposizioni, le organizzazioni internazionali e i rappresentanti dell’informazione di Mosca festeggiano un risultato storico. Qualcosa è cambiato?
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