Arrestato il finanziere Alessandro Proto: dopo le bufale, la truffa a una malata di cancro – Il video
Ne ha fatte tante, ma questa sembra essere la peggiore. Passato alle cronache come «il più grande truffatore di sempre», Alessandro Proto, finanziere milanese «già noto per aver millantato affari immobiliari con personaggi di fama mondiale e tentativi di scalate ad imprese di primo piano», è stato arrestato oggi, 12 giugno a Como.
L’accusa questa volta è di truffa pluriaggravata. La sua vittima, secondo gli inquirenti, è una donna malata di cancro. A lei Proto avrebbe sottratto in più riprese 130mila euro. Il denaro, secondo la Guardia di Finanza, era stato poi investito da Proto su siti di gioco on line attraverso carte Postepay a lui riconducibili. Per questo è accusato anche di autoriciclaggio.
Proto, ricorda la Gdf, «nel 2013 era stato indagato dalla Procura della Repubblica di Milano e poi arrestato per manipolazione del mercato ed ostacolo alle attività degli Organi di vigilanza».
I militari stavano già indagando su di lui e, nei mesi scorsi, hanno passato al setaccio i suoi conti in relazione a prelievi effettuati in contanti in uffici postali di Como tra i quali quello del Palazzo di Giustizia. Poi l’accusa di aver sfruttato le condizioni critiche di salute di una donna, Anna. La vicenda era stata resa pubblica in un’inchiesta de Le Iene.
La storia di Anna
«È un uomo privo di qualunque scrupolo» racconta lei tra le lacrime nel servizio andato in onda ad aprile. Le indagini, scrive l’Ansa, avevano accertato la fondatezza della denuncia della donna che inizialmente aveva dato al finanziere 900 euro. Poi altri versamenti, in una successione di eventi e di richieste surreale, fino ad arrivare a 130mila euro: i risparmi di una vita.
Anna racconta di aver incontrato quello che poi si rivelerà essere Alessandro Proto in chat. Lei, malata di cancro da sette anni, resta molto colpita dal racconto di lui che dice di aver appena perso la figlia. Per un tumore, guarda caso.
Una bambina di nome Anna: proprio come lei. La vera Anna arriva a dargli i primi 900 euro praticamente subito, racconta: Proto sostiene di non avere tutti i soldi per saldare il funerale della figlia morta. Anna è fragile: oggi, raccontando quei momenti, si dispera, incredula.
Proprio quando promette di restituirle i primi 5mila euro sottratti, Proto tira fuori la storia di un altro figlio, con problemi psichiatrici. Deve pagare l’ospedale, dice, per non far intervenire i servizi sociali. E giù altri soldi. Anche quelli che Anna aveva messo da parte per fare un trattamento sperimentale di chemioterapia.
«Io mi vergogno», si dispera Anna. «Perché neanche un cactus avrebbe creduto a una cosa del genere». Le richieste di soldi si susseguono, poi lui dice di essere stato fermato al confine con il contante che le stava portando per restituirle i prestiti.
Anna inizia ad avere paura, a pensare di avere aiutato una persona con problemi con la legge, a temere che avrebbe avuto anche lei problemi. Iniziano le richieste di denaro per evitare presunti problemi legali.
Anna ha paura, per la sua vita e per quella altrui. «Non è un cazzaro. Se ha fatto quello che è riuscito a fare, è una persona malvagia».
Chi è Alessandro Proto
Il nome di Alessandro Proto è davvero comparso, in passato, su tutti i giornali nazionali ma anche stranieri. Si era presentato come l’immobiliarista dei vip, l’uomo che acquistava attici per, per esempio, Ronaldo sulla Fifth Avenue.
Millanta conoscenze vip, collegamenti con Donald Trump. Tutte bufale che mette in giro lui stesso. Lo dice in un libro, che titola “modestamente” L’impostore. Ultimamente, su Instagram (account attualmente reso privato), pubblicava video dal titolo Come speculare oggi.
Come ricorda ilfattoquotidiano.it, in passato Proto ha annunciato di aver racimolato quasi il 3% di Rcs MediaGroup mettendo insieme quattro finanzieri esteri che gli avrebbero affidato 30 milioni di euro con il suo fondo Caronte, per poi proseguire con il salvataggio della Fonsai di Salvatore Ligresti. Vuole scalare Mediaset, Fiat, Tod’s e L’Espresso. Acquistare La7, alcune quote del Fatto Quotidiano.
Nel 2013 sta per comprare Pubblico, il giornale fondato da Luca Telese e fallito dopo soli tre mesi. Non fa in tempo: viene arrestato a poche ore dalla (presunta) firma. Patteggerà: 3 anni e 10 mesi e una multa di 20mila euro. È stato multato più volte dalla Consob per le sue operazioni.
In copertina Como, 12 giugno 2019 La Guardia di Finanza di Como arresta Alessandro Proto, definendolo “truffatore seriale” / Courtesy Guardia di finanza Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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