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La sfilata delle ambulanze per il neosindaco Alfieri: la Asl stoppa le convenzioni – Il video

Dopo il corteo sui generis organizzato per la vittoria alle comunali, la Asl ha interrotto le convenzioni con la Croce Azzurra di Agropoli e Capaccio-Paestum

Cinque ambulanze della Croce Azzurra a sirene spiegate per le strade di Capaccio-Paestum. Il corteo organizzato per celebrare la vittoria alle elezioni comunali non è rimasto senza conseguenze. La Asl di Salerno, infatti, ha sospeso sia la convenzione con la Croce Azzurra di Agropoli, sia quella con il comune di Capaccio-Paestum. La decisione è stata ratificata in mattinata dal commissario straordinario Mario Iervolino che, in seguito alle indagini avviate nella giornata del 13 giugno dai carabinieri, ha adottato i due provvedimenti di sospensione del rapporto in corso con la onlus per il servizio trasporto infermi.

Il corteo «vergognoso»

A denunciare l’accaduto era stato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano. «Il sistema Alfieri coinvolge a Capaccio-Paestum (Salerno) persino le ambulanze – aveva dichiarato Cammarano – che, nel cuore della notte, hanno attraversato a sirene spiegate le strade della cittadina per celebrare la vittoria a sindaco del re delle fritture di pesce». «Un corteo vergognoso – aveva proseguito il consigliere – al seguito di un camion che trasportava una “vela” con il volto del consigliere e già capostaff del governatore De Luca. Ben sette i mezzi per il soccorso pubblico impiegati fino a tarda notte a esaltare la vittoria di un uomo sul cui capo pende un’indagine per voto di scambio politico mafioso». Le immagini sembrano parlare chiaro. I mezzi del pubblico soccorso attraversano le strade del paese a sirene spiegate, precedute da un carroattrezzi che trasporta una pubblicità elettorale di Alfieri. Lo stesso Alfieri era stato al centro delle polemiche, e poi di un’inchiesta per voto di scambio, dopo che il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nel novembre del 2016 lo aveva indicato come punto di riferimento per le “fritture di pesce”: cioè per organizzare cene a sostegno del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. «In quei momenti non ero al comitato in quanto impegnato in un’intervista presso un’emittente televisiva – replicò Alfieri – Se fossi stato presente avrei immediatamente manifestato la mia più ferma contrarietà. È stato un episodio grave e sicuramente di cattivo gusto dal quale mi dissocio completamente».

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