C’è un quesito che assilla quasi tutti gli studenti il giorno dopo la seduta di laurea, una volta deposta la corona d’alloro e sistemata la tesi sulla mensola della cameretta: “e adesso cosa faccio?”. È una domanda istintiva per i ragazzi che, basandosi sull’esperienza dei propri coetanei, si vedono gettatati in una realtà che non hanno mai vissuto prima.
È lo spaesamento, ed è naturale provarlo se, abbandonata la propria routine libri-appelli, ci si sveglia la mattina e lo scopo della propria vita è cambiato radicalmente. Non si tratta più di passare esami, ma di trovare un lavoro che, almeno in parte, soddisfi le personali aspettative e garantisca un’indipendenza economica per emanciparsi dai propri genitori.
In Italia esiste un problema culturale che si basa sulla tradizionale suddivisione tra teoria e pratica. Studiare sui libri nobilita, mentre imparare facendo è una prerogativa di chi “ha poca voglia”. Una divisione netta, ma novecentesca. Tutte le statistiche infatti dimostrano che i Paesi europei con il minor numero di neet, sono quelli dove si applicano meglio i sistemi di formazione duale che abbinano studio e lavoro. O quelli dove gli attori del mondo del lavoro riescono ad avvicinare il mondo accademico. In Italia c’è una tendenza a ridurre il gap tra università è lavoro e la spinta è data dai master aziendali.
Molte società e imprese hanno sviluppato corsi di specializzazioni e master che permettono l’immersione degli studenti in una realtà ben strutturata. Ed è consequenziale che un percorso di formazione imbastito in un telaio aziendale sia in grado di finalizzare le conoscenze pregresse degli studenti e renderle spendibili sul mercato del lavoro.
Eni investe nella formazione dei giovani poiché sempre di più sono richiesti profili altamente specializzati per affrontare le nuove sfide energetiche. I Master che Eni realizza nascono dalla volontà di formare i professionisti del futuro. Ne è un esempio il Master di II livello in Energy Engineering and Operations: In collaborazione con il Politecnico di Torino vengono formati i giovani professionisti del settore Energia per dotarli di competenze immediatamente spendibili nelle realtà aziendali.
Con il Master in Energy Innovation, in collaborazione con il Politecnico di Milano, Eni propone un programma didattico trasversale, centrato sulle energie alternative e sull’impiego delle nuove tecnologie.
Oppure il nuovo Master di Eni Geoscience for Energy Eni Master School – GEMS, con il quale si vuole formare professionisti dell’area Esplorazione capaci di affrontare sfide complesse grazie all’acquisizione di competenze trasversali e di una visione d’avanguardia del settore energetico e, in particolare, del business energetico, sempre più orientato a un approccio con forti contenuti digitali e a modelli di energia sostenibile e low carbon.
Il settore energetico sta affrontando un’importante fase di transizione che porterà all’apertura verso forme di energie alternative e nuovi modelli di business. In questo contesto, Eni è riconosciuta come azienda leader nel settore dell’Esplorazione basato soprattutto su attività di exploration & production più sostenibili e su un crescente utilizzo del gas.