Zeffirelli, l’omaggio del mondo delle istituzioni e della politica
Franco Zeffirelli non è stato soltanto un artista: regista, attore e scenografo. Per un periodo della sua vita è stato anche un uomo politico. Eletto con Forza Italia nel 1994, le elezioni della discesa vittoriosa in campo di Silvio Berlusconi, ha seduto fra i banchi del Senato della Repubblica nella XII e XII legislatura, fino al 2001.
Tutti i più importanti leader politici gli hanno voluto rendere omaggio, al di là degli schieramenti. Scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Twitter: «L’arte, la cultura e l’Italia intera devono tanto al Maestro #FrancoZeffirelli e al suo spirito critico e creativo. Grazie per le emozioni e i sentimenti profondi. Resterai nei cuori e nella storia di questo Paese».
Scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Twitter: «L’arte, la cultura e l’Italia intera devono tanto al Maestro #FrancoZeffirelli e al suo spirito critico e creativo. Grazie per le emozioni e i sentimenti profondi. Resterai nei cuori e nella storia di questo Paese».
Per il segretario del Pd Nicola Zingaretti «con Zeffirelli ci lascia un altro gigante della nostra cultura. Un Maestro straordinario, orgoglio italiano nel mondo. Grazie per tutto quello che ci ha dato».
Il sindaco di Firenze, la città natale di Zeffirelli, Dario Nardella, ricorda il regista con un post su Facebook corredato da una fotografia in cui sono ritratti entrambi. «Non avrei mai voluto che arrivasse questo giorno – scrive Nardella – Uno dei più grandi uomini della cultura mondiale. Ci uniamo al dolore dei suoi cari. Addio caro Maestro, Firenze non ti dimenticherà mai».
Da un altro fiorentino, l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, che si commiata dal regista de La storia di una capinera con alcune immagini di lui e Zeffirelli insieme quando Renzi era sindaco del capoluogo toscano: «Ciao Franco, ciao Maestro – commenta Renzi – È stato un onore incontrarti #Rip».
Anche i presidenti di Camera e Senato hanno voluto celebrare l’artista scomparso. Per Roberto Fico «dal cinema al teatro» Zeffirelli è stato un «grande protagonista della cultura italiana capace di amplificarne la dimensione internazionale».
Per Elisabetta Casellati il regista era «un genio dell’arte e della cultura che nel corso della sua carriera ha fatto della bellezza il suo linguaggio e ha portato lustro al nostro Paese anche come senatore della Repubblica».
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda invece «il suo spirito brillante e coinvolgente, il suo straordinario talento e la sua profonda sensibilità estetica con cui ha dato vita a grandi capolavori nel cinema e nell’opera».
dichiarazione del Presidente #Mattarella per la scomparsa di #FrancoZeffirelli: pic.twitter.com/ApF3gtpoYD
— Quirinale (@Quirinale) 15 giugno 2019
Anche il Vaticano manifesta il lutto per la scomparsa del cattolico Zeffirelli. Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio della Cultura, lo commemora su Twitter con una citazione dello scrittore Franz Kafka: «Le corde della lira dei poeti moderni saranno interminabili pellicole di celluloide (Kafka) #FrancoZeffirelli».