Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juve: come l’hanno presa i tifosi juventini
Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus. Con un annuncio congiunto tra Chelsea e juventini, la notizia è stata accompagnata dai dettagli sul contratto del tecnico toscano. 60 anni, già allenatore del Napoli, Sarri ha firmato un contratto con i bianconeri di tre anni, quindi fino al 2022. Sarri arriva alla Juventus dopo una stagione in Premier al Chelsea, che ha lasciato quest’anno dopo aver vinto l’Europa League giocata a Baku contro l’Arsenal. Secondo le indiscrezioni di calciomercato tra i nomi dei candidati circolati nei giorni scorsi c’erano anche Jürgen Klopp, che ha trionfato in Champions con il suo Liverpool, e Pep Guardiola, che ha vinto la Premier con il Manchester city.
Il Sarrismo
La conferma ufficiale di Sarri a Torino era attesa ormai da diversi giorni, soprattutto da quel gruppo di estimatori che nel corso degli ultimi anni hanno trasformato l’allenatore in un simbolo della rivoluzione tattica del calcio – anche con un po’ di ironia che allude alla Rivoluzione russa del 1917 – battezzando anche una presunta corrente di pensiero calcistica: il “Sarrismo”. Il Sarrismo si è guadagnato anche un posto nell’enciclopedia Treccani, dopo tre stagioni passate sulla panchina del Napoli.
La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; per estensione, l’interpretazione della personalità di Sarri come espressione sanguigna dell’anima popolare della città di Napoli e del suo tifo
La reazione dei tifosi
Sono migliaia i messaggi scritti dai tifosi della Juventus sotto il post che annuncia l’arrivo di Sarri nel club bianconero. C’è chi lo difende, chi ne esalta le doti professionali e chi, invece, non accetta che la Juve possa aver scelto una personalità come la sua. Di un uomo che «per un anno intero ha buttato fango» sulla squadra che adesso si appresterà ad allenare. «Quest’anno non abbiamo vinto la Champions, il prossimo la vediamo col cannocchiale» scrive un utente. E ancora: «Non posso amare un uomo che ha mostrato il dito medio ai tifosi juventini», «Non avrei mai creduto che il nostro stile finisse così in basso. Da me il benvenuto non lo riceve di sicuro. Prima di essere un buon allenatore bisogna essere un uomo e lui non lo è», scrivono altri.
Nessuno degli utenti mette in dubbio le sue capacità sul campo; molti, però, lo criticano per il comportamento avuto nei confronti della Juve quando era ancora allenatore del Napoli (fino al 2018, prima di passare al Chelsea). Basti pensare che nel febbraio 2017 Sarri, in conferenza stampa, se la prese con gli organi di informazione che parlavano di presunti contatti del tecnico con la Juventus per sedere sulla panchina dei bianconeri.
Quando diceva «Io alla Juve? Querela»
Queste le sue parole, risalenti a due anni fa: «Io alla Juve? Non c’è nulla di vero. Chiederò al mio avvocato se ci sono gli estremi per fare una querela».
Il Mattino: «Un colpo al cuore»
A non gradire la sua scelta, oltre ai tifosi della Juve, anche quelli del Napoli come trapela dalla prima pagina de Il Mattino di ieri 15 giugno: si parla di «voltafaccia» e «colpo al cuore».
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