Ci sono più possibilità di trovare un impiego per i ragazzi che, durante il percorso scolastico, decidono di svolgere un periodo di formazione in azienda. È l’alternanza scuola-lavoro, e i dati dicono che le chance lavorative per gli studenti che la scelgono aumentano fino al 70,9%. Sono i numeri dell’ultimo rapporto di AlmaDiploma: la piattaforma ha analizzato i curriculum di 85 mila giovani diplomatisi in Italia dal 2015 al 2017.
Il principio dell’alternanza (secondo l’ultima dicitura del Miur “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”) è fornire un percorso formativo più completo che affianchi, allo studio didattico in aula, forme di apprendimento in contesti lavorativi già avviati.
«Lo svolgimento di attività di alternanza scuola-lavoro e stage durante gli studi o dopo il conseguimento del diploma aumentano, rispettivamente, del 40,6% e del 70,9% la probabilità di essere occupato ad un anno dal titolo», si legge nel Rapporto sugli Esiti a distanza dei Diplomati.
Ma frequentare attività aziendali durante gli studi fa maturare una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e competenze che risulta utile anche in funzione della scelta universitaria.
L’azienda Eni contribuisce al sistema duale italiano dell’education attraverso numerose iniziative a carattere formativo volte ad integrare il fondamentale e primario ruolo delle istituzioni scolastiche con la capacità delle imprese di trasmettere conoscenze e competenze aziendali e cultura del lavoro. Eni è tra i gruppi industriali più inclusivi per gli studenti: dal 2016 al 2019, più di 11 mila ragazzi sono stati coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro e circa 180 hanno intrapreso un programma di apprendistato di I livello.
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I programmi messi in campo da Eni offrono svariate iniziative di collaborazione con gli enti scolastici: dalle visite sul campo, per approfondire tematiche tecniche del lavoro, a workshop sulle capacità personali e le skill richieste per l’introduzione alla vita lavorativa dei giovani. I programmi hanno luogo sia nei siti operativi Eni sparsi sul territorio nazionale che nelle sedi direzionali di San Donato Milanese e Roma.
Le regioni dove si svolgono la maggior parte dei programmi sono: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto. I progetti più complessi, anche in termini di numerosità degli studenti coinvolti, hanno avuto luogo nel distretto che gestisce gli impianti di estrazione idrocarburi di Viggiano (PZ) e nella raffineria di Gela (CL) che prossimamente concluderà un imponente processo di conversione da ciclo tradizionale a bioraffinazione con recupero degli oli vegetali usati e di frittura per la produzione di green diesel a supporto della mobilità sostenibile.