Reddito di cittadinanza, quali sanzioni rischia chi non si presenta ai colloqui nei centri per l’impiego
Sono 120mila i nuclei che saranno convocati nelle prossime settimane dai centri per l’impiego, come scrive Il Messaggero: numeri alla mano, si tratta del 24% della platea che ha beneficiato del reddito di cittadinanza, il sostegno economico, fortemente voluto dal M5s, a sostegno delle famiglie meno abbienti.
Entra nel vivo la seconda fase del provvedimento chiave del governo giallo-verde che prevede la sottoscrizione dei patti per il lavoro: qualora i beneficiari del reddito di cittadinanza non dovessero accettare nessuna delle tre proposte di occupazione, automaticamente perderebbe il diritto al sostegno economico mensile.
Sanzioni severissime
Chi non si presenterà al primo appuntamento nei centri per l’impiego, per la firma del patto per il lavoro, rischierà la sospensione dell’erogazione del bonus per un mese. Diventeranno due mesi nel caso in cui il beneficiario non si dovesse presentare nemmeno al secondo appuntamento. Caso diverso per il terzo colloquio: in questo scatterà la perdita del sussidio.
Infine previste decurtazioni nel caso in cui uno solo dei componenti non si dovesse prestare alle iniziative di orientamento o ai progetti indicati dal centro per l’impiego di riferimento.
I navigator non sono ancora operativi
Regole che varranno, secondo Il Messaggero, solo per il 24% dei beneficiari; il restante 76%, infatti, risulta destinatario di misure di inclusione sociale o della pensione di cittadinanza. In altre parole, non dovrà lavorare.
E al momento non ci sono nemmeno i navigator: bisognerà attendere ancora qualche settimana per vederli all’opera.
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