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Dal 1° luglio arrivano i ticket nominali contro i bagarini ma è già polemica

24 Giugno 2019 - 12:03 Redazione
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«Presto la battaglia si sposterà sull’oscuramento delle piattaforme tipo Viagogo e Stubhub»

Dal 1° luglio cambia tutto. Per andare a un concerto sarà necessario acquistare ticket nominali (fino a un massimo di 4), col proprio nome e cognome, che potranno essere ceduti ad altri solo se a farlo sarà il proprietario del ticket stesso. Una legge contro il secondary ticketing, quello che in questi anni ha fatto lievitare i costi dei biglietti e alimentato un business ai danni dei fan degli artisti disposti a spendere qualsiasi cifra pur di vedere il proprio idolo sul palco.

Come funzionerà

Dalla prossima settimana, per i concerti con una platea superiore ai 5mila spettatori, sarà necessario all’ingresso della struttura mostrare il ticket nominale e un documento d’identità: esattamente come avviene in aeroporto. Lo stabilisce un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che recepisce una norma approvata nell’ultima legge di bilancio e fortemente voluta da Sergio Battelli, deputato del M5s, primo firmatario.

Organizzatori dei concerti sul piede di guerra

In un articolo di Repubblica, però, gli organizzatori dei concerti mostrano alcune perplessità: costi più alti dei biglietti e rischio caos agli ingressi. «Pagare cento persone per un’ora di controlli in più sono soldi veri. E poi devo velocizzare la costruzione del palco perché, per evitare code, devo aprire le porte e quindi avrò costi superiori anche per quello» ha spiegato Roberto De Luca, ad di Live Nation che, dopo il concerto di Ed Sheeran a Roma (l’artista ha chiesto espressamente il ticket nominale per evitare il secondary ticketing, ndr), avrebbe ricevuto «3mila mail di lamentele da parte del pubblico».

«I costi dei ticket aumenteranno»

A rincarare la dose è il presidente di Assomusica Vincenzo Spera: «I consumatori devono sapere che con l’introduzione del biglietto nominativo i costi dei ticket aumenteranno, cambiare nome non sarà una procedura veloce e si creeranno code agli ingressi per i controlli».

«Oscurare Viagogo e Stubhub»

Ma il primo firmatario della norma non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro o di fermare la sua battaglia contro i bagarini. Per Sergio Battelli questo è solo l’inizio: «Presto la battaglia si sposterà sull’oscuramento delle piattaforme tipo Viagogo e Stubhub perché con la nostra norma vendere un biglietto sovrapprezzo diventa illegale […] Questa legge è stata pensata per porre rimedio a una piaga che affligge artisti e spettatori ed è rivolta a tutti coloro che amano davvero la musica, la cultura, gli spettacoli e che hanno diritto a fruirne in libertà e al giusto prezzo».

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