Milan, ciao Sensi: va all’Inter. Caccia al sostituto
Il cambio di programma e destinazione è stato repentino, proprio come le sue geometrie. Stefano Sensi, 23 anni, si trasferirà a Milano. Ma in quella nerazzurra, con improvvisa inversione a U e prime schermaglie da derby dal sapore mercataro.
L’effetto Conte e le direttive di Elliot
Il sorpasso dell’Inter di Suning ha due padri: Antonio Conte e Beppe Marotta. Il primo, già operativo anche dietro la scrivania della nuova sede dopo una vacanza lampo alla Baleari, è stato sponsor feroce di Sensi. Giovane, dinamico, piedi buoni. Il centrale di centrocampo che l’ex cittì azzurro voleva, con Borja Valero ormai a un passo dal ritorno a Firenze. Conte, ma anche e soprattutto Beppe Marotta, astuto e tempista nello sfruttare i rapporti privilegiati con l’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali; oltre che “economicamente armato” dal via libera di Suning. L’operazione si farà in prestito con diritto di riscatto. 7 milioni subito, una somma intorno ai 20 a futuro saldo, cinque anni di contratto a 1,8 milioni a stagione più bonus, e l’affare andrà in porto, probabilmente già all’inizio della prossima settimana. Vinta e superata l’offerta del Milan, sorpreso ma fino a un certo punto dopo che dal centro di comando di Elliott è arrivata una direttiva chiara: investire sui giovani, ma niente follie. E i 20 milioni, bonus compresi, offerti da Maldini sono diventati troppo distanti dalla galassia nerazzurra.
Sotto a chi tocca, Giampaolo spinge per Praet
Perso Sensi, il Milan di Frederic Massara, che sarà ufficialmente operativo dal primo luglio, si fionda sul sostituto. Il sogno è Dani Ceballos, che Zidane “non vede” al Real Madrid, ma per il quale il presidente blancos Florentino Perez “non sente”. O meglio, sente solo a partire da una base d’asta di 50 milioni. Il Milan a quelle cifre, oggi, non arriva. Ma non demorde anche perché, con la Roma in vantaggio su Veretout (lunedì incontro tra le parti), un nuovo assist arriva proprio dalla panchina di Giampaolo, che ha fatto nome e cognome: Dennis Praet. Il belga, fedelissimo pretoriano alla Sampdoria, è un pallino dell’allenatore: giovane (25), brillante, già pronto e, proprio non guasta, economicamente sostenibile sotto il profilo della spesa. Servono 25 milioni di euro. Poco più di quanto offerto per Sensi.
Cutrone in vendita, in difesa si lavora per Kabak
Il centrocampo è il reparto sul quale intervenire con forza (e rapidità), ma l’innesto più immediato potrebbe puntellare il vulnus della difesa rossonera. Zapata al Genoa lascia uno spot libero nel pacchetto di centrali formato da Romagnoli, Musacchio e Caldara. Andersen della Samp è il sogno (costoso); il turco Ozan Kabak, 19 anni, la realtà a portata di mano. Fresco di retrocessione con lo Stoccarda (arrivato a gennaio, è stato uno dei pochi a salvarsi), è ritenuto il profilo ideale da far crescere in casa. Svezzato da Terim al Galatasaray, piede destro naturale, è in vendita a prezzo abbordabile. C’è una clausola rescissoria da 15 milioni. E non spaventa. Fermento in entrata e in uscita. Calabria rinnoverà, Cutrone partirà. Ma per non meno di 25 milioni di euro (piace alla Fiorentina); uno scenario imprevedibile fino a qualche tempo fa. Ma il mercato è questo. Inaspettato. Affair Sensi docet.
Foto di copertina / Ansa