Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina, Lega, M5s e Pd esultano, ma in passato erano contrari
Dopo vent’anni da Torino 2006, le Olimpiadi invernali tornano in Italia, più precisamente a Milano e Cortina. Vent’anni in cui più volte si è tentato di portare i Giochi Olimpici in Italia, così come i Mondiali di calcio e altre manifestazioni sportive di portata internazionale, ma l’occasione non si è mai concretizzata.
Gli impianti sportivi in Italia esistono, ma salvo alcuni stadi calcistici riammodernati o costruiti appositamente per Italia ’90, molto spesso la gestione degli spazi dedicati allo sport ha lasciato a desiderare, come nel caso di quelli per Torino 2006, alcuni dei quali sono tuttora in uno stato di abbandono e decadenza.
Ed è così che l’Italia ha perso spesso l’occasione (e la volontà) di ospitare grandi eventi. Nel corso degli anni, complice anche la crisi economica che ha investito il nostro Paese, sono decadute le candidature per le Olimpiadi di Roma 2004, per le Olimpiadi di Roma 2020 e ultime, in ordine di tempo, le Olimpiadi del 2024.
A proposito di quelle invernali è successo lo stesso. «È una vittoria di tutti», dicono in molti oggi, cercando di salire sul carro dei vincitori.
Quando la Lega era contraria alle Olimpiadi
Verba volant, scripta manet. Ed è così che dai profili social dei principali esponenti dell’attuale governo gialloverde riemergono e fanno discutere le posizioni passate di chi, oggi, celebra la vittoria.
È il caso del vicepremier Matteo Salvini, che all’epoca della proposta della candidatura di Roma a città ospitante i Giochi Olimpici del 2024 scriveva sui social: «Gente che in tutta Italia aspetta una casa e un lavoro da anni. E Renzi pensa di fare le Olimpiadi! Ricoverateloooo».
#comesicambia #Olimpiadi #MilanoCortina2026 #Olimpiadi2026 @raffaelecaru pic.twitter.com/jLmbAqec7L
— nonleggerlo (@nonleggerlo) 24 giugno 2019
Solo che oggi, a distanza di 5 anni, la Lega si trova ad amministrare entrambe le Regioni in cui si terranno i Giochi Olimpici del 2026 e quindi il vicepremier esulta: «Vince l’Italia, vince lo sport! Viva i giochi olimpici e paralitici invernali del 2026, che significano almeno 20.000 posti di lavoro creati, tanti investimenti e 5 miliardi di euro di valore aggiunto per l’Italia. Grazie, al lavoro».
Il M5s Lombardia esulta, ma poi si autocensura
Il M5s, alleato di governo del Carroccio, e spesso criticato per la posizione sempre contraria all’organizzazione delle Olimpiadi nel Bel Paese esulta, ma poi fa un passo indietro. Sulla pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle Lombardia, era infatti apparsa un’immagine che celebrava la vittoria per l’assegnazione dei Giochi Olimpici invernali a Milano e Cortina, e recava la scritta: «Vittoria del M5s, dei lombardi e degli Italiani».
Il post è stato rimosso poche ore dopo la pubblicazione, perché subissato da critiche e commenti che rinfacciavano al M5s l’infondatezza dell’affermazione, rimarcando anche come la città di Torino, amministrata dalla pentastellata sindaca Chiara Appendino, si sia defilata dall’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026, lasciando tutto a Lombardia e Veneto.
Il Movimento 5 stelle Lombardia rivendica la grande vittoria per le #Olimpiadi2026, ridefinendo lo standard dell’espressione ‘faccia come il culo’.
— Renato Corghi (@Renato_Corghi) 24 giugno 2019
E aprendo così la strada ad una mastodontica presa per i fondelli 👇🏽😂#milanocortina #m5s pic.twitter.com/8OdxfhG87u
E anche in questo caso, dopo la piccola tregua della vittoria di tutti, si riapre la polemica tra le parti politiche. Dalle pagine de La Stampa, infatti, il neo presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio non perde tempo e tira una stoccata alla sindaca Chiara Appendino: «Potevano festeggiare e invece eravamo davanti alla tv». Una nuova polemica politica che, di certo, non si esaurirà in fretta.
Il leader del M5s Luigi Di Maio, invece, ha commentato la conquista delle Olimpiadi 2026 con toni più istituzionali e distaccati: «Potremo vedere da vicino i nostri campioni, ammirare la fiaccola accesa. Lo sport è una cosa straordinaria. Ed oggi è una giornata importante – ha continuato il vicepremier pentastellato – proprio perché ha vinto lo sport, la sua purezza e l’entusiasmo di un intero Paese, lontano da ogni logica di potere, lontano da ogni interesse. L’Italia saprà dare il meglio di sé e saprà vincere come fa ogni volta che gioca da squadra».
Il Pd esulta, ma supportò il no ai Giochi Olimpici di Roma 2020
Anche il Pd, che in questo momento sta agitando le “acque digitali” rinfacciando all’uno o all’altro esponente della maggioranza i precedenti no Olimpiadi, supportò all’epoca del governo Monti il no alla candidatura ai Giochi Olimpici di Roma 2020. «Il governo ha preso una decisione meditata. Una scelta da leggere come segno di responsabilità e non di sfiducia», diceva l’allora segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Una posizione altresì supportata anche dal (futuro) premier in pectore Paolo Gentiloni: «Tutto sommato il Governo ha fatto la cosa giusta. Non era il momento. Decisione difficile, capisco molti argomenti dei favorevoli».
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