Incendio Notre Dame, la Procura di Parigi indaga per negligenza: le due ipotesi degli investigatori
A due mesi dall’incendio che ha distrutto il tetto della navata centrale della cattedrale di Notre-Dame, la Procura di Parigi ha scartato l’ipotesi che il rogo abbia avuto origine dolosa o criminale.
Stando ai primi esiti delle indagini preliminari, riportate dall’agenzia francese Afp, le fiamme sarebbero state innescate da una sigaretta spenta male o da un cortocircuito. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dal procuratore di Parigi Rey Heitz: «Non è ancora stato possibile individuare con precisione le cause».
La direzione delle indagini della Procura di Parigi va a confermare le rivelazioni dal settimanale d’inchiesta Canard Enchaîné, che a pochi giorni dall’incendio della cattedrale svelò che gli operai della ditta Le Bras Frères che lavoravano sulle impalcature intorno alla guglia di Notre Dame non rispettavano il divieto di fumo sulle impalcature.
L’ipotesi del cortocircuito invece sarebbe basata sui collegamenti elettrici tra le due campane della cattedrale durante il restauro della campana principale nel 2012. Un collegamento elettrico temporaneo che non sarebbe stato mai sostituito con un impianto definitivo.
Sullo stesso tema:
- Sardegna, incendio a Siniscola: evacuate 15 famiglie, canadair bloccati dal vento – Il video
- Incendio di Notre Dame, l’errore grave poco dopo l’allarme che poteva devastarla per sempre
- Notre Dame due mesi dopo. Come stanno andando i restauri
- Prima messa a Notre-Dame dopo l’incendio: elmetto obbligatorio
- Cosa ne è stato della ricostruzione di Notre-Dame? Il punto
- Incendio a Notre-Dame: i sospetti dei medici sul piombo nel sangue di un bambino
- Bataclan, arrestato in Germania uno degli autori della strage
- Vasto incendio a Catania: distrutti due lidi, bagnanti in fuga dal litorale – Il video
- Notre-Dame, dopo 216 anni niente messa di Natale nella cattedrale. Donazioni a quota 320 milioni