Umberto Ranieri, il pittore morto a Roma dopo un pugno. Arrestato un ragazzo di 18 anni
Un giovane è stato fermato dai carabinieri per l’omicidio dell’artista Umberto Ranieri, morto il marzo scorso a Roma dopo essere stato aggredito con un pugno a largo Preneste ed essere caduto violentemente a terra. A fermare il giovane, un 18enne di origini tunisine, i carabinieri della compagnia Casilina.
Ranieri, in arte Nniet Brovdi, pittore 55enne originario della provincia di Chieti, era morto mercoledì 20 marzo inseguito a un’aggressione nella zona est della Capitale.
«Era un po’ come Pasolini, Umberto. In un qualsiasi altro Paese i suoi atteggiamenti liberi e aperti non avrebbero suscitato alcuno scalpore. Ma qui siamo in Italia». Aveva raccontato a Open l’ex compagno, Fabio Giuffrè.
Rimangono ancora da chiarire le dinamiche dell’accaduto e soprattutto le motivazioni del gesto. Bisogna capire infatti se all’origine dell’agressione ci siano ragioni legate all’omofobia.
«È strano perché chi conosce Roma sa che Largo Preneste non è una zona isolata, è sempre piena di gente e di traffico», aveva dichiarato Fabio. Umberto Ranieri era già stato picchiato nel 2006. «Non so se l’omofobia stia aumentando: certamente la situazione è drammatica da tempo».
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