Street art per l’ambiente, ecco i murales che “mangiano” l’inquinamento – Foto gallery
Venti grandi murales, firmati da artisti internazionali, che coprono una superficie complessiva di duemila metri quadri in grado di purificare l’aria come 2000 metri quadri di “bosco invisibile” di alberi ad alto fusto: è la possibilità di abbattere le emissioni di 156220 automobili euro 6 benzina all’anno.
Si tratta di Super wall 2019, la prima biennale di street art interamente outdoor che si è tenuta Padova e Abano Terme dal 6 al 16 giugno, regalando alla comunità venti suggestive opere di street art permanenti realizzate su superfici pubbliche e private, inclusi i muri esterni di alcuni condomini.
L’iniziativa, oltre che per il valore artistico delle opere, si è contraddistinta per la sua vocazione sostenibile: i 16 artisti italiani e francesi coinvolti hanno infatti utilizzato per dipingere l’innovativa tecnologia italiana airlite, le cui pitture, attivate dalla luce, hanno la capacità di purificare l’aria, depurandola dall’88,8% degli agenti inquinanti, tra i quali benzene e ossidi di azoto.
La tecnologia è stata recentemente citata dalle Nazioni Unite tra le quattro innovazioni in grado di combattere l’inquinamento dell’aria e si è resa protagonista negli scorsi mesi di iniziative affini, come il murales Hunting pollution di Iena Cruz a Roma o quello del collettivo Boa Mistura a Città del Messico.
«Attraverso il nostro progetto Air is art, con il quale intendiamo diffondere e valorizzare la cultura del rispetto dell’aria attraverso l’arte – ha spiegato Antonio Cianci, ad di Airlite – abbiamo realizzato in giro per il mondo diverse singole opere dal forte valore simbolico. Le venti opere di Super walls rappresentano un passo in avanti, dal momento che sono concentrate in un’area urbana circoscritta e che avranno di conseguenza un impatto più tangibile sulla qualità dell’aria».
Al festival, ideato e curato dal gallerista Carlo Silvestrin e dalla critica d’arte Dominique Stella, hanno partecipato alcuni degli artisti italiani più in vista nel panorama della street art internazionale, tra cui: Axe, Alessio-b, Gabriele Bonato, Boogie.EAD, Joys, Made514, Orion, Peeta, Psiko, Roulè, Tony Gallo e Yama.
Accanto a loro è intervenuta la crew de La Crémerie di Rennes con Gloar, Fortunes, Mya e Hayku. Il gemellaggio tra Italia e Francia è frutto di contatti tra i comuni di Abano Terme, Padova e Rennes che prevedono la partecipazione di un gruppo di artisti italiani a un’analoga manifestazione in programma a ottobre nella città francese.
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