Oscar, record parità: metà delle nuove reclute dell’Accademia è donna
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Lunedì 1 luglio, l’Accademia degli Oscar, organizzazione che consegna i prestigiosi premi cinematrografici, è diventata un po’ più paritaria. L’ha fatto grazie all’ingresso di Lady Gaga, Claire Foy, Josiane Balasko, Elizabeth Moss e altre attrici, sceneggiatrici e registe. Non troviamo nomi di attrici italiane tra le nuove nomination, ma la bandiera del nostro Paese sarà portata da Toni Servillo, Giancarlo Giannini e Carlo Verdone.
I nuovi membri sono 842, provengono da 49 nazioni e rappresentano 17 categorie professionali. La categoria dei registi ha addirittura ammesso più donne che uomini e il 29% dei nuovi membri sono neri, meticci, asiatici o latinos.
Tra le nuove reclute, vari rappresenati del cast di Black Panther, che aveva già portato aria di diversità alle nomination: Sterling K. Brown, Winston Duke e Letitia Wright. Anche gli attori di Crazy Rich Asians sono stati invitati, così come Marina de Tavira di Roma.
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L’Accademia era stata in passato ampiamente criticata per la presenza quasi egemone di uomini bianchi e di una certa età tra i suoi membri. Nel 2016 il 93% dei suoi 6mila rappresentanti erano bianchi, 76% erano uomini e l’età mediana era 63 anni.
Era stata allora lanciata una campagna di sensibilizzazione collegata all’hashtag #OscarsSoWhite, che chiedeva più parità a Hollywood, sia alle nomination che all’interno dell’Accademia.
L’attivista April Reign, creatrice dell’hashtag, ha reagito alla notizia del 1 luglio facendo notare che la promessa dell’organizzazione era quella di raddoppiare il numero di membri donna entro il 2020, e che le cifre odierne dimostrano che questa missione sta fallendo.
Yes, because they committed to doubling the number of women in @TheAcademy by 2020. They’re falling short. #OscarsSoWhite https://t.co/oyrFXto4Ro
— April (@ReignOfApril) July 1, 2019
Se i nuovi membri accettano l’invito, il che generalmente avviene (una celebre eccezione rappresentata da Woody Allen), la percentuale di donne all’interno dell’Accademia passerà da 25% nel 2015 a 32% quest’anno. Siamo ancora lontani quindi dall’obiettivo parità.
La lotta contro un’Accademia bianca sta invece portando frutti più soddisfacenti: la percentuale di membri neri, meticci o asiatici è raddoppiata, passando dall’8 di quattro anni fa al 16% quest’anno.
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