Open Arms, Medici senza frontiere e altre ong disertano l’audizione in Parlamento per solidarietà con Sea Watch
Le ong Tavolo Asilo, Medici senza frontiere, Open Arms, Mediterranea Saving Humans hanno deciso di disertare l’incontro di questa mattina davanti alle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.
La decisione é stata presa in segno di solidarietà a Sea Watch, che ieri sera era stara esclusa dall’audizione in seguito alle proteste della Lega.
«Riteniamo inaccettabile l’esclusione di SeaWatch dalle audizioni previste questa mattina. Noi, insieme alle altre organizzazioni, non parteciperemo».
È il tweet con cui Open Arms conferma che le ong impegnate nei soccorsi nel Mediterraneo e le altre associazioni convocate diserteranno le audizioni sul decreto sicurezza bis programmate questa mattina davanti alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera.
La vicenda
Sea Watch era stata invitata a parlare alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera a Montecitorio nell’ambito dell’esame del decreto Sicurezza bis.
La Lega si è subito infuriata boicottando l’iniziativa. Il primo a opporsi attraverso una dichiarazione è stato il sottosegretario all’Interno della Lega Nicola Molteni, che ha detto: «Da una parte il governo difende l’Italia, dall’altra vengono considerati interlocutori dei fuorilegge che speronano le navi della Guardia di Finanza».
Sulla questione si sono pronunciati anche i pentastellati. A parlare sono stati Giuseppe Brescia e Francesca Brusinarolo, presidenti delle due commissioni di Montecitorio.
«Le richieste di audizione sono state effettuate entro martedì 25 giugno. Ricordiamo che nella scorsa legislatura il comitato Schengen ascoltò in audizione il presidente di Sea Eye e un senatore della Lega ebbe l’opportunità di fare domande e ricevere risposte».
Brescia è poi tornato sulla vicenda sottolineando che «nonostante alcune fantasiose ricostruzioni giornalistiche, la richiesta di audire Sea Watch in commissione Affari Costituzionali e Giustizia sul decreto sicurezza-bis è pervenuta dai gruppi Partito Democratico e Misto-+ Europa».
E ha aggiunto che «non c’è stato dunque nessun invito da parte del Movimento 5 Stelle, né le presidenze avrebbero potuto opporsi a una legittima richiesta delle opposizioni».
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