L’Inps assume 2mila persone, Tridico: «Stavamo soffocando per l’austerity». Ecco cosa faranno
Il 4 luglio, Luigi Di Maio e il presidente dell’Inps Pasquale Tridico hanno annunciato un piano per «la più grande operazione di assunzione nel pubblico impiego degli ultimi trenta anni», che «consentirà un ricambio generazione di cui l’Inps aveva veramente bisogno». Dopo i concorsi per i navigator, i 2.980 tutor del lavoro che verranno assunti a tempo determinato dall’Anpal servizi, Di Maio e Tridico hanno annunciato l’assunzione all’Inps di 1.800 persone entro il 2020. Già il 1° luglio l’Inps aveva formalizzato l’assunzione di 3.009 lavoratori a tempo indeterminato nel ruolo di consulenti della protezione sociale. «Inizialmente gli occupati dovevano essere 967 – hanno spiegato dall’Inps – ma poi l’assunzione è stata estesa a tutti i candidati risultati idonei dopo il concorso».
Giovani e laureati: le nuove leve del settore pubblico
L’annuncio è stato fatto durante la giornata conclusiva della settimana di accoglienza dei nuovi assunti che di media, dice Tridico, hanno intorno ai trent’anni di età. Dopo una formazione intensiva durata un paio di mesi, i 3mila impiegati inizieranno ufficialmente a lavorare all’Inps come funzionari. «Oggi finalmente facciamo ripartire le assunzioni pubbliche», ha detto Tridico a Open pochi minuti prima dell’intervento di Di Maio. «Non è un regalo. Qui le sedi stavano soffocando a causa di politiche di austerity», ha insistito Tridico, che al momento della presentazione della squadra di governo per il M5s era stato presentato per fare il ministro del Lavoro. «È una forte necessità che l’istituto aveva accumulato. Non si facevano assunzioni da 30 anni, nonostante l’aumento delle competenze (dal Reddito di inclusione a quello di cittadinanza), e da 30mila dipendenti siamo arrivati a 26mila».
Cosa faranno i nuovi 1.800 dipendenti
I bandi per i concorsi degli altri 1.800 dipendenti Inps non sono ancora pubblicati, ma il ministro Di Maio ha anticipato che anche le nuove posizioni saranno aperte per aiutare i cittadini a orientarsi tra le nuove misure di sostegno economico. «Con la vostra esperienza maturata in questi mesi di formazione – ha detto rivolgendosi ai nuovi arrivati – potrete accogliere i 2mila nuovi arrivati nel corso dell’attuazione di Quota100. L’Inps dà il buon esempio: questa la prima assunzione pubblica di sempre per numeri, la seconda è quella dei navigator».
Rinnovare l’Inps: più servizi d’assistenza
Ad aprile, Tridico aveva presentato la proposta “Inps per tutti”, che prevedeva la messa sul territorio di unità mobili (camper e gazebo) per aiutare i più bisognosi a fare domanda per il Reddito di cittadinanza. «Occorre potenziare l’informazione ai cittadini», ha ribadito ieri durante la presentazione della relazione programmatica del consiglio di indirizzo e vigilanza. «Andare nel territorio, tra la gente: far girare unità mobili». «I poveri sono emarginati, molti non sanno neanche cos’è un Caf o un Isee», aveva detto ad aprile. «Li aiuteremo a fare domanda e, se hanno i requisiti, ad avere il reddito». E le nuove assunzioni sembrerebbero rientrare nella stessa ottica: «Senza le nuove assunzioni – ha spiegato Tridico a Open – non sarebbe possibile pensare a progetti di questo tipo».
Tridico: «Il sistema pensionistico è sostenibile»
Che il ricambio generazionale sia fondamentale per parlare di lavoro lo sa bene anche la Lega che ha portato avanti la riforma pensionistica Quota100 al grido di «100 pensionati per 100 giovani occupati». Ma che il turnover sia possibile bisogna dimostrarlo: rispondendo alla domanda sulla questione demografica italiana (i dati secondo cui l’Italia non sarebbe un paese per giovani), Tridico ha detto che il problema «non va affrontato aumentando ancora l’età di pensionamento». «Piuttosto», ha aggiunto, «favorendo le nascite e l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro». «Il sistema pensionistico è completamente sostenibile: Quota 100 è una misura triennale che non impatta sulle dinamiche demografiche». Tematiche che vanno affrontate, secondo Tridico, con interventi «a favore della maternità, del welfare familiare, e della conciliazione tra vita e lavoro».
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