Salvini, retromarcia sul muro con la Slovenia: «Solo come ultima ipotesi»
La barriera può attendere. Matteo Salvini ridimensiona la proposta di Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli Venezia Giulia, che sogna un muro da 243 chilometri lungo il confine con la Slovenia per fermare la rotta balcanica.
Dopo una conversazione con l’omologo sloveno Boštjan Poklukar e quello croato Davro Bozinovi, Salvini ha scelto di giocare una partita via terra che per il momento si limiterà ai pattugliamenti misti di frontiera, avviati al confine nord-est già il 1° luglio.
«Non escludiamo nulla», ha comunque sottolineato Salvini. «Ci siamo dati qualche settimana di tempo: faremo un bilancio sui risultati di questi controlli e poi valuteremo». Ma il muro resta «solo come ultima ipotesi».
L’incontro del 5 luglio con Fedriga: «Sigilleremo i confini»
Dopo giorni di discussione sul muro antimigranti al confine con la Slovenia, il ministro dell’Interno è arrivato a Trieste ieri 6 luglio. Il motivo ufficiale riguardava la firma di un accordo con l’Ungheria sulla costruzione di una base logistica nel porto della città. Nella stessa giornata, intorno alle 15, Salvini ha firmato anche due protocolli: uno sulla legalità degli investimenti (con la partecipazione di Comune di Trieste, Regione Fvg, Prefettura e Autorità portuale), e l’altro e sui rimpatri volontari assistiti dei migranti sottoscritto.
«Stiamo controllando i confini via mare, vogliamo controllare anche quelli via terra con ogni mezzo possibile», ha detto ai numerosi giornalisti presenti, riferendosi agli arrivi migratori dalla rotta balcanica. «Chiunque difenda i confini e la sicurezza del mio Paese è benvenuto».
Proprio al confine dei due Stati, Salvini e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga hanno fatto partire il primo luglio il pattugliamento misto di frontiera con le forze dell’ordine slovene. Le autorità hanno fermato ieri 29 migranti in cammino verso l’Italia dal territorio Sloveno. Dopo l’incontro odierno con Fedriga, Salvini ha twittato: «Obiettivo: più uomini e più mezzi per sigillare il confine con la Slovenia e fermare definitivamente l’ingresso di immigrati clandestini».
Ora al lavoro a #Trieste con il governatore @M_Fedriga.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 5 luglio 2019
Obiettivo: più uomini e più mezzi per sigillare il confine con la Slovenia e fermare definitivamente l’ingresso di immigrati clandestini.
Vi tengo aggiornati! pic.twitter.com/ZCrlLFx0V7
«L’obiettivo sono pattuglie congiunte tra Italia, Slovenia e Croazia», ha aggiunto. E sulle possibili limitazioni degli accordi di Schengen, entrati in vigore tra Italia e Slovenia nel 2007, ha detto: «Speriamo comunque di non giungere alla sospensione di Schengen. Ma voglio un maggior controllo».
Le proteste contro il muro
Intanto, mentre Piazza Unità d’Italia era presidiata per l’arrivo di Salvini e del ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, nella poco distante piazza Libertà è cominciata la manifestazione di protesta organizzata dalla rete “Trieste Antifascista, Antirazzista e Antisessista”. Già dalla sera precedente, decine di manifestanti stanno presidiando la piazza per chiedere che non vengano eretti muri o create barriere al confine.
Foto di copertina: Profilo Facebook di Matteo Salvini
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