Scandalo Csm, Fuzio indagato a Perugia per rivelazione di segreto d’ufficio
Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Perugia. L’ipotesi di reato sarebbe rivelazione di segreto d’ufficio. E si riferirebbe all’incontro tra Fuzio e il pm romano Luca Palamara, indagato dalla procura di Perugia per corruzione. L’accusa è di aver parlato con l’ex presidente dell’Anm Palamara dell’inchiesta che lo riguardava.
In queste ore sono partite diverse denunce contro Fuzio, fatte in qualità di magistrati e cittadini. Tra i primi a trasmetterle alla Procura di Perugia, scrive l’Ansa, ci sono i sostituti procuratori di Rimini, Davide Ercolani e Luca Bertuzzi, e il sostituto procuratore di Padova, Sergio Dini. Negli atti i magistrati scrivono di aver appreso dalla stampa delle conversazioni tra Fuzio e Palamara, indagato per corruzione.
Le denunce
«Emergerebbe che l’Alto magistrato avrebbe discusso con Palamara di una indagine a suo carico aperta dalla Procura di Perugia, e che gli avrebbe rivelato alcuni atti di detta indagine», scrivono gli autori degli esposti.
«Competente a svolgere indagini in merito a fatti denunciati – si legge nelle denunce – è la Procura di Perugia essendo pacifico che l’eventuale reato sia stato commesso a Roma nell’esercizio delle funzioni giudiziarie svolte da Fuzio. Chiediamo di essere informati in caso di richiesta di archiviazione».
«Domani si riunisce il Comitato direttivo centrale dell’Anm che è sovrano in questa valutazione. I suoi membri faranno le loro valutazioni e prenderanno atto delle cose accadute. Io non ho titolo per anticipare le opinioni dei colleghi». Così il presidente dell’Anm Luca Poniz, intervistato da Radio anch’io, ha risposto alla domanda fatta per capire se domani il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio sarà deferito ai probiviri del sindacato delle toghe come ha proposto martedì scorso la giunta da lui guidata.
Ieri Fuzio ha annunciato il pensionamento anticipato. Da Fuzio c’è stato «un gesto di grande responsabilità, la collaborazione è stata fin dall’inizio sempre molto virtuosa e anche nell’azione disciplinare che era stata portata avanti c’era stata grande lucidità e tempestività. Prendiamo atto di questo suo passo molto importante», aveva detto oggi il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a margine di un convegno.
In copertina il procuratore generale presso la Corte di Cassazione Riccardo Fuzio, in una immagine del 25 gennaio 2019. ANSA/Alessandro Di Meo
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