Dispetti di mercato: la Juve disturba l’Inter per Lukaku. Ma Adl vuole soffiare Icardi
Non è come rubare le caramelle al vicino di banco, anche se il livello di dispettosità è simile, e il livore scende giù a catinelle. Le interferenze di mercato più o meno funzionano allo stesso modo, con un dettaglio: non sono caramelle, trattasi di giocatori e di qualche vagonata di milioni di euro.
Il triangolo del dispetto viaggia sulla direttrice Milano-Torino-Napoli, con i soliti picchi di rivalità tra Juventus e Inter. Tutto ruota intorno agli attaccanti. Paratici, al netto delle smentite di rito, ha messo nel mirino Mauro Icardi. Non è un pressing feroce, ma efficace. La Juve sa di poterlo prendere a cifre contenute e (molto) lontane dai 110 milioni della clausola. Fini qui le scaramucce, ma si va oltre.
L’Inter ha deciso, infatti, di accelerare per Romelu Lukaku, il gigante dello United che Conte vuole per rinforzare la sua prima linea. La nuova strategia nerazzurra prevede l’assalto immediato al belga (con incontro all’inizio della prossima settimana), a prescindere dalla posizione di Icardi, dalla cui cessione verrebbero ricavati i soldi da destinare allo United per lo stesso Lukaku.
Qui, però, scatta la nuova interferenza bianconera. La Juventus non ha perso tempo e ha chiesto informazioni al Manchester per il centravanti, ma da quello che risulta si tratterebbe di una semplice manovra di disturbo con lo scopo di rallentare e criptare il mercato dei rivali.
Napoli-Icardi, ricordando Higuain…
Lo scontro pre-campionato tra Juventus e Inter vive, dunque, anche di manovre indirette, colpi bassi e strategie. Un anticipo della lotta scudetto alla quale non vuole mancare il Napoli. Che, ricordando il “ratto” di Higuain di tre stagioni fa, torna su un suo vecchio pallino: quel Mauro Icardi che la Juve vuole a tutti i costi.
Altro incrocio pericoloso, e il fondato sospetto, avallato da fonti attendibili, che stavolta l’interesse di Adl per Maurito non sia solo derubricabile a “gioco di sponda”. Il Napoli è pronto a mettere 60 milioni cash sul tavolo dei nerazzurri, che sono disponibili al dialogo. Prima dell’affondo, in riva al Golfo devono, però, sistemare gli esuberi: Rog, Mario Rui, Inglese e Verdi.
Dalle loro cessioni verrà fuori il tesoretto necessario per fiondarsi su Icardi, che preferisce la Juve ma ha aperto, seppur timidamente, all’ipotesi azzurra. 60 milioni per Maurito, la stessa cifra offerta a Suning tre anni fa. Ma da allora di acqua (e di ruggine tra Icardi e il club) sotto i ponti ne è passata…
Foto di copertina / Ansa
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