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Il post Facebook pro Sea Watch «non è quello del Gip di Agrigento» e chi lo ha confezionato rischia grosso

06 Luglio 2019 - 10:04 David Puente
C'è chi ha lanciato il dubbio e chi si è creato la certezza, ma a parlare sarà la denuncia del Gip Alessandra Vella

Da qualche giorno circola lo screenshot di un presunto post Facebook pubblicato da una tale «Alessandra Vella», associata al Gip di Agrigento, a favore della raccolta fondi per Carola Rackete di Sea Watch. Tutto parte da un gruppo Facebook e da un utente che a seguito dell’articolo di Open ha fatto perdere le sue tracce, ma a rendere virale la vicenda sono state persone influenti nel mondo di Twitter come Patrizia Rametta, responsabile della Lega donne in provincia di Siracusa, che nel suo tweet poneva un quesito introdotto da un «MA TU GUARDA».

Il tweet di Patrizia Rametta.

L’account Facebook «Alessandra Vella» presente nello screenshot risulta oscurato, molto probabilmente dal suo proprietario a seguito dei commenti aggressivi nei suoi confronti. Chi sia non è certo e nessuno di coloro che ha diffuso lo screenshot ha le prove che sia quello personale del Gip di Agrigento. Dalle verifiche fatte da Open nell’articolo del 4 luglio 2019, non risultavano elementi che confermassero o smentissero l’associazione e mancava un solo passaggio: una risposta da parte del Gip arrivata solo oggi 6 luglio 2019, alle ore 00:19, e che possiamo riportare.

Dopo due giornate di ricerca, tra telefonate e Pec inviate al Tribunale di Agrigento, ci risponde il legale dalla Dott.ssa Alessandra Vella, l’avvocato Giovanni di Giovanni di Caltanissetta, al quale è stato dato l’incarico di presentare denuncia contro coloro che hanno diffuso lo screenshot siccome l’account non appartiene alla sua assistita.

I diversi account «Alessandra Vella»

Secondo lo stesso avvocato, si ignora che l’account Facebook sia di proprietà di un’omonima così come non si è completamente certi che si tratti di un falso creato per screditare il nome della sua cliente.

A seguito della diffusione dello screenshot gli organizzatori della raccolta fondi decidono di denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

Infine, l’avvocato Giovanni di Giovanni precisa che il Gip non conosce il signor Fabio Cavallo, uno dei collaboratori della raccolta fondi a favore di Carola Rackete che già in questi giorni aveva annunciato una denuncia per lo screenshot che riportava il suo nome. Probabilmente l’annuncio della denuncia da parte di quest’ultimo ha fatto scomparire dalle scene il primo account che aveva diffuso lo screenshot, l’utente Olivia G.

Uno dei post di Olivia B. ad oggi rimossi a seguito della sospensione dell’account.

In merito agli articoli diffusi dai media sull’account Facebook «Alessandra Vella» oscurato in questi giorni a seguito di insulti e minacce, il legale ribadisce che questo non appartiene alla sua assistita.

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