Non sarà licenziata la cassiera malata di sclerosi multipla. Assente per curarsi, l’azienda ci ripensa
Passo indietro, reintegro lavorativo e scuse dell’azienda. È così che si è conclusa la vicenda di una cassiera 45enne di Vinici, in provincia di Firenze, affetta da sclerosi multipla e licenziata dalla catena di supermercati Eurospin, per aver superato la soglia dei sei mesi di permesso di malattia.
La donna, secondo quanto riportato da Repubblica, nei sei mesi si sarebbe sottoposta a un trapianto di midollo osseo e a cicli di chemioterapia, essenziali per salvarle la vita. Ma il 27 giugno la donna si è vista recapitare una lettera di licenziamento, malgrado avesse comunicato la lunga assenza dovuta alla necessità di cure.
Immediata la reazione della Cgil che si è subito mossa per denunciare l’accaduto e proclamare uno sciopero per martedì 11 luglio. Ma le proteste dei lavoratori verranno revocate dal momento che per la stessa data è prevista la firma della revoca del licenziamento.
«È stato fissato un appuntamento per martedì mattina in camera del lavoro a Firenze con il direttore generale di Eurospin Tirrenica, durante il quale verrà formalizzata la revoca del licenziamento», ha annunciato Massimiliano Fabozzi di Filcams Cgil Firenze, aggiungendo che «l’azienda ha ammesso l’errore e si è scusata».
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