Conte irritato da Salvini su migranti e manovra, il retroscena: «Ennesimo sconfinamento»
È alta tensione nel governo con il premier Giuseppe Conte che ha convocato d’urgenza un vertice per il prossimo mercoledì perché, secondo fonti di Palazzo Chigi, sarebbe particolarmente irritato per l’ennesimo contro con la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, sul tema dell’immigrazione, oltre che dalla convocazione dei sindacati al Viminale da parte di Matteo Salvini: «L’ennesimo sconfinamento», che va a toccare anche la prossima manovra economica.
A irritare il premier sono state le parole pronunciate da Salvini nella mattinata dell’8 luglio, in cui annunciava di aver «invitato per lunedì 15 luglio tutti gli attori economici principali di questo Paese per preparare una manovra economica insieme. Quindi saremo pronti per quella data». Il premier avrebbe definito la mossa di Salvini come un «ennesimo sconfinamento» dei ruoli istituzionali dei membri del Consiglio dei Ministri.
E malgrado i tentativi della Lega di specificare che non fosse un tentativo di travalicazione dei ruoli, ma solo l’avvio di un confronto con le parti sociali, fonti di Palazzo Chigi han preferito non usare eufemismi, usando massima chiarezza nei confronti della Lega e di Salvini.
«Legittimo che Salvini da capo politico della Lega voglia incontrare le parti sociali – si legge infatti in una nota – La manovra economica, ovviamente, si fa nelle sedi istituzionali con il Presidente del consiglio, il ministro dell’Economia e tutti i ministri competenti».
E non solo. Conte, a seguito della querelle tra Lega ed Elisabetta Trenta, ministra della Difesa, ha deciso di convocare un tavolo sui temi dell’immigrazione.
«Da alcune settimane stiamo assistendo a un progressivo incremento del numero di imbarcazioni che trasportano migranti – ha scritto il premier Conte nella nota di convocazione del vertice per mercoledì 10 luglio alle 19 – che si approssimano alle nostre coste e sollecitano un attracco ai nostri porti. Diventa pertanto urgente coordinare le iniziative dei ministri competenti anche al fine di evitare che possano ingenerarsi sovrapposizioni o malintesi».
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