Mediterranea, la procura di Agrigento convalida il sequestro del veliero Alex
La procura di Agrigento ha convalidato il sequestro del veliero Alex, che ha forzato il blocco imposto dal decreto sicurezza bis, facendo sbarcare i migranti a Lampedusa. Il pm Luigi Patronaggio, e il procuratore aggiunto Salvatore Vella, hanno modificato però la formula e il sequestro da preventivo diventa probatorio.
Rimangono indagati il comandante della barca, Tommaso Stella, e il capo missione, nonché deputato di Leu, Erasmo Palazzotto. Inoltre nella giornata di ieri, 8 luglio, Mediterranea aveva anche fatto sapere che la Guardia di Finanza aveva applicato una nuova multa all’Ong e aveva confiscato l’imbarcazione, ritenendo l’ingresso a Lampedusa “reiterazione della violazione”.
Secondo la Finanza, la Alex avrebbe violato il decreto di sicurezza bis già venerdì quando le oscillazioni del mare, dovute al vento, e un problema di comunicazione avevano portato il veliero a superare la soglia delle 12 miglia dal porto siciliano.
Cosa è successo
Giovedì 4 luglio, il veliero Alex della Ong Mediterranea soccorre 54 migranti a largo della Libia e chiede all’Italia di poterli far sbarcare a Lampedusa. Tredici persone, con gravi problemi di salute, sono stati fatti sbarcare subito. Mentre per i restanti 41 si è creata una situazione di stallo. Malta si è offerta di farsene carico, ma dalla Ong hanno fatto sapere che l’imbarcazione non era in grado di raggiungere La Valletta.
Dopo un giorno in mare, il 6 luglio, la Alex ha deciso di forzare il blocco imposto dal decreto di sicurezza bis, ed è entrata a Lampedusa dove sono sbarcati i migranti. Da allora l’imbarcazione è sotto sequestro, indagati capitano e capo missione.
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