Sardegna, mare “recintato” a Punta Molentis: protestano gli ecologisti
«A Punta Molentis, sul litorale di Villasimius, hanno recintato il mare». L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento giuridico onlus ha denunciato così quello che è avvenuto in una delle tante bellissime spiagge del sud della Sardegna.
«Tancas serradas a muru,/ fattas a s’afferra afferra; / si su chelu fit in terra/
che l’aian serradu puru», scriveva il poeta sardo Melchiorre Mureno («Tanche chiuse con muro / fatte all’arraffa arraffa; /se il cielo fosse in terra / avrebbero recintato pure quello»). E così è stato: le recinzioni di una concessione demaniale marittima a fini balneari «entrano serenamente in mare», e «l’affollamento di bagnanti» popola le dune di sabbia appena dietro.
«Una cattiva gestione ambientale del territorio», sempre secondo il gruppo ecologista, fatta di paletti e corde sulla baia, con l’aggiunta di numerose sdraio posizionate subito prima. In una delle aree che dovrebbero essere sottoposte a tutela con vincolo paesaggistico, facenti parte del sito di importanza comunitaria “Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e Campulongu” e dell’area marina protetta “Capo Carbonara”.
La stessa onlus, in occasione della Festa dei lavoratori del 1° maggio, aveva denunciato altre deturpazioni paesaggistiche ai danni della baia: «Lo scorso 1 maggio, Festa del lavoro – scrivono – fervevano i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del locale chiosco, mentre qualche giorno prima la Guardia costiera aveva posto sotto sequestro preventivo un pontile abusivo lungo 14 metri realizzato da chissà chi».
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