Chi è Alessandra Locatelli, da «vicesindaca-sceriffo» a ministra per la Famiglia
Alessandra Locatelli ha preso il posto di Lorenzo Fontana al ministero per la Famiglia e le Disabilità. Ad annunciarlo, il premier Giuseppe Conte che ha accettato la proposta della Lega, assegnando a Fontana il ministero per gli Affari economici (lasciato vacante da Paolo Savona, eletto nuovo presidente della Consob). Ma chi è la leghista Locatelli che ora siede sulla poltrona del ministero per la Famiglia? Nata a Como, classe 1976, laureata in Sociologia all’università statale di Milano Bicocca, Locatelli è militante della Lega dal 2016, considerata fedelissima di Matteo Salvini. Dal 2017 è vicesindaco di Como e assessore alle Politiche sociali: è stata eletta con record di voti. Nel 2018 è stata eletta alla Camera dei deputati dove è componente della Commissione parlamentare “Affari sociali”. Allora era stata criticata dal Pd comasco per non aver voluto lasciare l’incarico di assessore e vicesindaco, dopo l’elezione in Parlamento. Incarichi che ora si è decisa a lasciare, dopo aver prestato giuramento nelle mani di Sergio Mattarella. All’occhio vigile dei social non è sfuggito però che poco più di un anno fa, la stessa Locatelli faceva campagna contro il presidente della Repubblica: a maggio 2018 ha condiviso un post dove si chiedeva a tutti gli amministratori della Lega in Lombardia «di rimuovere immediatamente dai loro uffici pubblici la foto di Mattarella, che non rappresenta più un garante imparziale dei cittadini».
La «vicesindaca-sceriffo»
Come vicesindaco e assessore, lo scorso aprile ha detto no alla concessione del parco Negretti di Como per il Ramadan. «Contrari alla concessione di spazi comunali a comunità che non rispettano i diritti fondamentali della nostra società e della nostra cultura», aveva commentato Locatelli. Mentre a maggio ha bocciato la proposta dell’opposizione rispetto all’allestimento di un dormitorio permanente in una struttura comunale. Locatelli è firmataria anche della cosiddetta ordinanza anti-clochard: ha proibito ai senzatetto di stazionare nel centro di Como, vietando anche ai volontari di distribuire i pasti.
A marzo ha portato avanti una battaglia contro i venditori di rose che le è valso l’appellativo, sui quotidiani locali di Como, di “vicesindaco-sceriffo”. Negli ultimi tempi però la sua attenzione, almeno sui social, sembra essere catturata dalle vicende della Sea Watch e dalla capitana Carola Rackete.Il 30 giugno ha pubblicato un post in cui contrapponeva la “generosità” dimostrata a Rackete con la raccolta di fondi ai dati sulla fame nel mondo. Ha contestato la proposta dell’assegnazione alla capitana del Nobel per la pace e ha condiviso una serie di post per festeggiare il sequestro della Sea Watch. Allo stesso tempo, Locatelli è da sempre molto attiva sui social e ha alle spalle diverse esperienze nel volontariato nella Repubblica democratica del Congo e in Nigeria.
Leggi anche:
- Sea Watch, capitano contro capitana. Salvini: «Trafficanti di uomini». Lei: «Fateli sbarcare»
- Anche Di Battista contro Carola e la Sea Watch: «Ha preso 300mila euro, le conveniva stare in porto»
- Il post Facebook pro Sea Watch «non è quello del Gip di Agrigento» e chi lo ha confezionato rischia grosso
- Conte approva la linea di Salvini: Fontana agli Affari Ue. M5S: «Ora cambi il trattato di Dublino»
- Chi è Gianluca Savoini, il leghista filo-russo che trattava per i fondi da Mosca
- Trattativa Lega-Mosca per ottenere i finanziamenti: le trascrizioni, cosa si sono detti Savoini e i russi
- La gaffe dei leghisti toscani: lo sfregio all’italiano sulle magliette
- L’audio tra leghisti e russi sui fondi da Mosca, la reazione di Di Maio che punzecchia Salvini – Il video