Entri gratis al Jova Beach Party se pulisci la spiaggia. Sui social è polemica: «Lavoro non retribuito»
Il Jova Beach Party, il tour estivo di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, continua a far parlare di sé. A margine dell’evento canoro continua a scatenare polemiche soprattutto per l’impatto ambientale dello spettacolo e dei rimedi che vengono presi per limitarlo. Soltanto una settimana fa due deputate del Movimento 5 Stelle avevano presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente proprio per condannare le possibili conseguenze di inquinamento delle spiagge a seguito dei concerti. Ma per salvaguardare i litorali da manifestazioni in cui si concentrano in poche ore tante persone (e quindi probabilmente tanti rifiuti) è nata l’iniziativa di radunare volontari che puliscano le spiagge. Offrendo loro un biglietto gratis, un bonus per il pasto ed un gadget, in cambio della collaborazione al lavoro di raccolta differenziata. Orario? Dalle otto del mattino fino alla fine del concerto, dice l’annuncio. Sui social network molti hanno accusato la produzione del Jova Beach Party e lo stesso Jovanotti di sfruttare giovani a cui veniva offerto un lavoro nei fatti non retribuito.
Ad accendere gli animi, probabilmente più che la sostanza dell’iniziativa, è stato il volantino con cui il comune di Cerveteri “reclutava” i volontari. Una card che sembrava pensata per diventare virale, con un Jovanotti in versione zio Sam che invita a lavorare gratuitamente per quello che resta comunque un evento che crea profitto. Di più, alcune dichiarazioni del passato del cantante, hanno fatto il resto: «Lavorare gratis ai grandi eventi si può, se è per fare esperienza», aveva detto nel 2015, attirandosi già allora un’ondata di critiche. La produzione del Jova Beach Party interviene però a chiarire gli aspetti di questa collaborazione volontaria. Si spiega nella pagina Facebook dell’evento: «Qualche ora fa sono circolate informazioni errate a proposito della ricerca dei volontari per il Jova Beach Party. Probabilmente parte tutto da alcune grafiche che non rappresentano le reali esigenze del Jova Beach. Per fugare il campo da ogni malinteso, abbiamo chiesto alla cooperativa che segue i lavori di pulizia per Coop e per Corona e al WWF di indicare con precisione quanto richiesto ai volontari».
Una collaborazione quindi con due aziende private e con il WWF, che mette a disposizioni propri attivisti che agiscono su base volontaria e che operano anche un’attività di «sensibilizzazione allo stand del WWF, con il trasferimento di informazioni sull’inquinamento da plastica e sulla situazione dei mari e delle specie marine maggiormente colpite». Nel post si specificano anche gli orari dell’impegno: dalle 14.00 alle 23.30 con pause per i pasti.
Leggi anche:
- Piantare i pioppi per assorbire le sostanze inquinanti: lo studio del Sant’Anna di Pisa
- FaceApp, come funziona (e come usa i dati) l’app che sta invecchiando tutti i vostri contatti
- Il “mistero” sul concerto di Biondo nel Foggiano
- Ladispoli cancella il concerto di Jovanotti per le proteste degli ambientalisti
- Jovanotti, l’uomo pop del Salone del Libro: «Odio i consigli letterari»
- Calcutta, Jovanotti e Paradiso si trasformano in felini: il video di «La luna e la gatta» è già di tendenza su YouTube
- Vacanza gratis sulle Dolomiti, come candidarsi ma a una condizione: lasciate a casa lo smartphone
- Jova beach party, cancellata la tappa di Albenga: la spiaggia per il concerto è (quasi) scomparsa
- Il padre portò via sabbia per ricordo dalla Sardegna, 40 anni dopo il figlio promette: «La riporto indietro»
- Foggia, bufera su Baby K: «Ha rifiutato la foto con una bambina in chemioterapia»