Savoini, il suo ruolo a Mosca e quell’email di un anno fa. E Salvini lo chiamava «il mio rappresentante ufficiale»
Il 16 luglio 2018 Gianluca Savoini era con Matteo Salvini dal ministro dell’Interno russo «in veste di membro dello staff». Lo avrebbe scritto lo stesso Savoini, protagonista della trattativa tra russi e italiani, intavolata (sembra) per portare fondi neri nelle casse della Lega, in un’email inviata il 17 luglio 2018 ad Alberto Nardelli, il giornalista di Buzzfeed che ha pubblicato l’audio dell’incontro al Metropol di Mosca.
Il ministro dell’Interno Salvini ha smentito che il suo storico collaboratore (Savoini è stato il portavoce di Salvini e milita nella Lega dal 1991) facesse parte dello staff, mantenendo fede alla linea scelta dopo che è scoppiato lo scandalo. «[Savoini] Non era nella lista ufficiale né a luglio né ottobre 2018 (date delle due visite a Mosca, ndr)», hanno fatto sapere dallo staff del ministro.
Ma nell’email inviata al giornalista di Buzzfeed Savoini sembra piuttosto sicuro del suo ruolo: «Il dottor Savoini – dice parlando di sé in terza persona – collabora da sempre con il segretario federale della Lega, Matteo Salvini [e] ha collaborato [anche] all’organizzazione di tutte le visite del sen. Salvini in Russia come si può vedere in rete e sul profilo dell’associazione culturale Lombardia Russia, in quanto a nostro parere (e anche secondo il presidente Trump, visto il vertice di Helsinky con il presidente Putin) la Russia è un partner fondamentale per tutte le nazioni democratiche nella lotta al terrorismo internazionale».
«Savoini – si legge ancora nel testo – ha quindi incontrato insieme a Salvini non soltanto il presidente Putin, ma anche il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il responsabile per le relazioni internazionali di Russia Unita Sergey Zheleznyak, il presidente della Duma (anno 2014) Sergey Narishkin e ha attivamente lavorato per organizzare le conferenze stampa di Salvini in Russia. Lunedì scorso – conclude – Savoini faceva parte della delegazione del Ministro Salvini in veste di membro dello staff del Ministro, così come ha sempre fatto parte dello staff di Salvini quando era soltanto segretario politico senza incarichi di governo».
La ricostruzione de Il Fatto Quotidiano.it
Sono molte le prove che smentiscono le dichiarazioni di Salvini, che ha rinnegato Savoini sostenendo che non abbia mai agito per suo conto. Oltre alle foto che vi abbiamo già mostrato e al fatto che l’associazione Lombardia-Russia, fondata e animata da Savoini, condivida in pratica lo stesso edificio della Lega in via Bellerio, c’è anche un’ accurata ricostruzione del sito de Il Fatto Quotidiano, secondo il quale Savoini sarebbe stato per ben 9 volte in quattro anni a Mosca con Salvini, che lo definiva il «mio rappresentante ufficiale».
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