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Accordo nucleare con l’Iran. Nuova fuga di notizie dal Regno Unito: «Trump uscì per fare un dispetto a Obama»

14 Luglio 2019 - 09:54 Redazione
Per l'ex ambasciatore Sir Kim Darroch era diventato impossibile svolgere il proprio mestiere dopo la pubblicazione di alcuni suoi rapporti molti critici nei confronti di Donald Trump

Continua la fuga di notizie dal Foreign and Commonwealth office, il Ministero degli Esteri britannico. Questa volta le nuove rivelazioni, pubblicate dal quotidiano The Daily Mail, riguardano l’accordo sul nucleare siglato dall’amministrazione di Barack Obama con l’Iran nel 2015 e poi annullato da Donald Trump nel maggio del 2018 perché considerato troppo morbido nei confronti del regime degli ayatollah.

Stando a quanto riportato in un rapporto riservato scritto dall’ex ambasciatore britannico negli Stati Uniti, Sir Kim Darroch, pubblicato dal Daily Mail, Trump avrebbe deciso di uscire dall’accordo principalmente per motivazioni personali ed ideologiche, «per fare un dispetto al suo predecessore» Barack Obama.

Il ritratto che Darroch fa dell’esecutivo di Trump è di un amministrazione allo sbaraglio, composta da persone inette che non hanno in mente una chiara alternativa all’accordo al quale vogliono sottrarsi, una decisione definita da Darroch «un atto di vandalismo diplomatico».

Il documento risale al 2018 quando l’allora ministro degli esteri britannico Boris Johnson, attualmente tra i principali candidati a succedere a Theresa May alla guida del Governo, scrisse alla Casa Bianca per chiedere a Donald Trump di rimanere allineato ai partner europei e non uscire dall’accordo che limitava l’attività di arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran.

La pubblicazione di altri documenti riservati in cui Darroch descriveva Trump «inetto, insicuro e vanesio» aveva portato il presidente americano a definirlo «un tipo molto stupido», con cui gli Stati Uniti «non possono più lavorare».

Darroch si è dimesso dalla sua carica mercoledì 10 luglio. Il giornale Daily Mail è attualmente sotto inchiesta da parte della polizia di Scotland Yard per aver pubblicato la corrispondenza diplomatica.

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