Bari, i braccianti stranieri occupano la Basilica: «Il lavoro porta dignità dice il Papa, non per noi» – Il video
Succede a Bari dove stamattina un gruppo di 60 braccianti agricoli ha occupato simbolicamente, e in maniera del tutto pacifica con qualche cartello e striscione, la Basilica di San Nicola guidati dal sindacalista ivoriano Aboubakar Soumahoro (come si può vedere dalle foto pubblicate sul suo account Instagram, ndr) per denunciare le condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare nei campi del Foggiano. I braccianti chiedono semplicemente il rispetto della dignità umana. Niente di più.
Lavorano in condizioni disumane
«Papa Francesco dice che il lavoro conferisce dignità all’uomo, però quello dei braccianti è un lavoro privo di dignità e diritti – ha detto il sindacalista Aboubakar Soumahoro – Per questo abbiamo deciso di lottare per la riconquista dei diritti sindacali, abitativi, previdenziali e di sicurezza sul lavoro. Una lotta in ricordo dei tanti braccianti morti nella filiera agricola e per chiedere il rilascio del permesso di soggiorno al fine di uscire dall’invisibilità imposta».
Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, li ha subito incontrati assicurando loro che parlerà sia con gli altri vescovi del territorio che col presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. «Da parte nostra c’è un atteggiamento di difesa senza se e senza ma della dignità umana» ha detto l’arcivescovo.
Raccolgono pomodori, asparagi e cavolfiori nel Foggiano
Al termine della protesta, organizzata dal Coordinamento Lavoratori agricoli USB Foggia, la Caritas ha messo a disposizione alcuni panini per il pranzo.
Si tratta di braccianti agricoli costretti a lavorare con paghe misere per dieci ore al giorno, sotto al sole, senza tutele, per le raccolta di pomodori, asparagi e cavolfiori nelle campagne di Borgo Mezzanone, San Severo, Manfredonia, Cerignola, Lucera e altre città della provincia di Foggia.
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