Garavaglia assolto, ma nel governo litigano ancora. Lega: «Spiace il silenzio da M5s», la risposta piccata dei grillini
Nessuna condanna per il viceministro all’Economia del governo Conte: questo pomeriggio è arrivata la sentenza di assoluzione in primo grado per Massimo Garavaglia, polito di lungo corso della Lega e assessore al bilancio della Lombardia nella giunta Maroni. Il viceministro era accusato di turbativa d’asta su una gara d’appalto (da 11 milioni di euro) per il servizio di trasporto di persone dializzate proprio durante il suo mandato come assessore al bilancio. Massimo Garavaglia resta dunque al suo posto, a differenza di altri colleghi di partito che si erano dimessi per motivi giudiziari. Era successo prima ad Armando Siri (indagato per corruzione) e poi a Edoardo Rixi (condannato in primo grado).
Le parole di Matteo Salvini: «Ma vi rendete conto?»
«Sono felice per Massimo Garavaglia». Ha commentato Matteo Salvini. «È una persona fondamentale per la prossima manovra economica che dovrà attuare il taglio delle tasse. Spiace che lui, come tanti, troppi italiani abbiano dovuto aspettare quasi cinque anni per sentirsi dire che non ha fatto nulla». Pochi giorni fa durante una conferenza stampa, sempre Salvini aveva chiesto ai giornalisti presenti: «Vi rendete conto che il viceministro all’Economia della seconda potenza industriale d’Europa rischia le dimissioni per una tentata turbativa d’asta per il servizio di dialisi della Croce Azzurra del suo paese?»
Tra gli imputati c’era anche l’ex vicepresidente della Lombardia Mario Mantovani arrestato nell’ottobre 2016 per corruzione, concussione e turbativa d’asta: per lui, una condanna in primo grado a 5 anni e sei mesi. I giudici della quarta penale erano entrati in camera di consiglio questa mattina. Il pm Giovanni Polizzi aveva chiesto per Garavaglia una condanna a 2 anni, mentre per Mantovani erano stati chiesti 7 anni e mezzo.
I Cinque Stelle: «Siamo felici. Ora Salvini riferisca in aula»
«Tutto bene quel che finisce bene». Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, dopo un sospiro di sollievo, criticano la reazione del Movimento 5 Stelle alla notizia: «Spiace solo constatare l’assordante silenzio degli amici del M5S sulla vicenda». Dopo la nota di Molinari e Romeo, il Movimento 5 Stelle rilasciato una nota ufficiale, non esattamente conciliante: «Siamo felici per il sottosegretario Garavaglia e ci auguriamo che ora possa convincere Salvini a riferire in aula sui presunti fondi russi alla Lega, così come farà il presidente Conte. Se non c’è il rispetto del Parlamento, non c’è il rispetto dei cittadini».
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